Il tema della settima edizione del Festival dell’Ospitalità – a Nicotera (VV) dal 30 settembre al 2 ottobre – è “Abitare connessi”.
Nicotera, cittadina sul Tirreno calabrese, ponte tra due province e due riviere, Reggio Calabria e Vibo Valentia, da sette anni è diventata punto di snodo di dibattiti, laboratori, incontri tra professionisti, cittadini, imprese e mondi che ruotano intorno al mondo del turismo. Tutto questo grazie al Festival dell’ Ospitalità, che vivrà la sua settima edizione dal prossimo 30 settembre al 2 ottobre.
Dopo quello del nuovo inizio, “Road to the next”, titolo dell’edizione 2021, il tema di quest’anno è “Abitare connessi”, caratterizzato da un variegato cartellone di eventi, tra percorsi dinamici, economici e socio-culturali, che animeranno il borgo e la marina di Nicotera.
Confronti condivisi e costruttivi sulle relazioni umane, snodate tra l’abitare e il senso dei luoghi, il rapporto tra genius loci e trasformazione tecnologica, tra l’idea di spazi e la loro transitorietà, che trasforma i luoghi da turistici in abitabili; i turisti da semplici visitatori in cittadini temporanei: il tutto in una prospettiva turistica in cui la sfida diventa far coesistere questi modi d’essere e di vivere in modo che si sostengano a vicenda nel rispetto dell’ecosistema e dei bisogni di tutti.
“Abitare significa creare, consolidare e intensificare abiti e abitudini, modi di essere e di vivere, come sostiene Giorgio Agamben, filosofo e accademico del nostro tempo” dicono Francesco Biacca e Danilo Messineo, founder di Evermind Società Benefit e ideatori del Festival dell’ Ospitalità insieme al gruppo di professionisti della comunicazione e del digitale che animano l’APS Progetti Ospitali. “Un punto di partenza consapevole delle dinamiche del nostro tempo che innesca relazioni tra gli spazi liquidi del virtuale e la reale esigenza di abitare i luoghi come spazi funzionali alla vita lavorativa e sociale.”
Gli interrogativi al centro della settima edizione del Festival dell’Ospitalità
Le domande in campo per questa edizione del Festival sono: quanto le trasformazioni tecnologiche riflettono i cambiamenti dell’abitare i luoghi e quanto queste influenzano le relazioni umane e la scelta del tornare e del restare nei luoghi di origine? Quanto del tradizionale concetto di turismo è ancora valido per la vita dei territori?
Epicentro di queste e altre domande è il Sud dell’Italia, la Calabria in particolare, cuore del Mediterraneo, che fa i conti con spopolamenti e contaminazioni.
“La chiave della kermesse – concludono Biacca e Messineo – rimane la prospettiva turistica e di sviluppo economico e sociale dei luoghi con al centro le persone.”
Il programma è in uscita sul sito del Festival dell’Ospitalità.