Le città di Nova Gorica e Gorizia – la prima in Slovenia, la seconda in Italia – saranno capitale europea della cultura nel 2025.
Le due città, confinanti e divise un tempo dalla cortina di ferro del cosiddetto Muro di Gorizia, formeranno la prima capitale europea della cultura condivisa tra due nazioni diverse distinte.
Nova Gorica (Nuova Gorizia in sloveno ndr) è nata nel 1947 successivamente alla fine della Seconda guerra mondiale e alla susseguente stipulazione del Trattato di Parigi che divise il territorio della provincia di Gorizia in due attribuendo la parte nordorientale alla Repubblica Socialista Federale di Iugoslavia.
Da quel momento le due nazioni furono divise dal Muro di Gorizia, una barriera di calcestruzzo e ferro alta circa due metri. Il 21 dicembre 2007, giorno in cui la Slovenia entrò nella zona Schengen, le barriere doganali crollarono e Gorizia-Nova Gorica oggi formano, di fatto, un’unica grande città dallo spirito europeo che viene premiata col titolo di Capitale europea della cultura per l’anno 2025. La candidatura congiunta ha avuto la meglio su Lubiana, Pirano e Ptuj.
Oggi in piazza della Transalpina, piazza condivisa tra i due comuni, è collocata una placca che ricorda l’esatto punto in cui si allungava il confine italo-iugoslavo.
Il titolo di Capitale europea della cultura 2025, conferito annualmente a due differenti nazioni facenti parte dell’Unione Europea, oltre a Nova Gorica-Gorizia (che, come detto, formano formalmente una sola città), è stato consegnato anche a Chemnitz, città della Sassonia conosciuta fino al 1990 col nome di Karl-Marx-Stadt.
Antonio Pagliuso
Foto di T137 – Own work, CC BY-SA 3.0