Selezionati i 5 progetti finalisti nella corsa a Capitale italiana dell’Arte contemporanea per il 2026.
Quella che decretata entro fine mese, sarà la prima città Capitale del nuovo riconoscimento culturale voluto dall’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e istituito per incoraggiare e sostenere la capacità progettuale e attuativa delle città italiane nel campo della promozione e valorizzazione dell’arte contemporanea.
Alla fase finale della selezione approdano i seguenti comuni coi rispettivi progetti:
Carrara (MS), “Carrara – Da 2000 anni contemporanea”;
Gallarate (VA), “La Cultura del Fare. Il Fare della Cultura”;
Gibellina (TP), “Portami il futuro”;
Pescara, “Pescara città contemporanea – Una porta aperta ai sogni”;
Todi (PG), “Ponte contemporaneo”.
La giuria di Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026
La lista è stata stilata dalla giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista d’arte e presidente del Comitato delle Fondazioni Italiane Arte Contemporanea, e composta da Sofia Gnoli, Walter Guadagnini, Renata Cristina Mazzantini e Vincenzo Santoro.
Le candidature presentate inizialmente erano 23. I cinque comuni selezionati saranno convocati a Roma il prossimo 25 ottobre per le audizioni pubbliche in cui ogni candidata dovrà illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti chiamato a valutarlo. I progetti includono attività come mostre, festival, rassegne, la realizzazione e la riqualificazione di spazi e aree dedicate alla fruizione dell’arte contemporanea.
Entro il 30 ottobre 2024, la giuria proporrà al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la candidatura ritenuta più idonea.
Alla città vincitrice un milione di euro
La Capitale italiana dell’Arte contemporanea riceverà un finanziamento di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate.
Palazzo del Medico, Carrara
Foto di Sailko – Opera propria condivisa via Wikipedia con licenza CC BY 3.0
