Diego Marani vince il Premio letterario Friuli Venezia Giulia 2024

Lo scrittore e glottoteta Diego Marani vince il Premio Letterario Friuli Venezia Giulia 2024.

Comunicato stampa

Lo scrittore Diego Marani vince la 5^ edizione del Premio Letterario Friuli Venezia Giulia. Il racconto dei luoghi e del tempo, istituito dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con Fondazione Pordenonelegge: lo ha annunciato a Trieste, nella mattinata di oggi – venerdì 19 luglio – la Giuria del Premio, guidata dal Presidente della Regione Massimiliano Fedriga, composta anche dal Vicepresidente e Assessore regionale alla Cultura e allo Sport Mario Anzil e dal direttore artistico di pordenonelegge Gian Mario Villalta con i curatori Alberto Garlini e Valentina Gasparet.

«Diego Marani – spiegano le motivazioni – ha dimostrato nella sua opera una particolare sensibilità per il tema della lingua nella realtà culturale e politica delle trasformazioni avvenute in Europa nel nuovo secolo. La lingua è un potente fattore di coesione e di continuità tra le generazioni, ma può essere altrettanto fortemente divisiva e portare a contrapposizioni che vanno al di là delle buone ragioni della convivenza. Insieme alla proposta di una lingua libera e personale, che potrebbe innervarsi in tutte le lingue europee (l’Europanto), Marani ha saputo anche sviluppare una riflessione sulla necessità di salvaguardare le tradizioni culturali e la loro storia».

Diego Marani riceverà il Premio Letterario Friuli Venezia Giulia. Il racconto dei luoghi e del tempo in occasione della 25^ edizione di pordenonelegge, domenica 22 settembre alle 15, nell’Auditorium della Regione a Pordenone.

Nell’occasione presenterà il racconto inedito La lingua virale, composto quale vincitore del Premio, in uscita il prossimo autunno per le edizioni Italo Svevo. Ambientato a cavallo dei due confini, fra Italia e Slovenia, La lingua virale è un’opera strettamente collegata allo spirito della capitale europea della Cultura GO! 2025 che dal prossimo 8 febbraio unirà con afflato transfrontaliero le città di Gorizia e Nova Gorica. Al centro del racconto lungo un virus, l’Europanto, lingua libera e transnazionale, alla quale si oppongono i difensori della lingua nazionale che vorrebbero sorvegliare strettamente i confini per arginarla. La lingua virale, proprio come un’opera letteraria, contribuisce a individuare e rendere evidenti i paradossi insiti in ogni rigida posizione ideologica.

Foto pagina Facebook Pordenonelegge