Assegnate a Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” di Reggio Calabria ventidue opere confiscate alla criminalità organizzata.

Sono stati più di 1700 i visitatori che hanno ammirato a Lamezia Terme, negli spazi del Museo archeologico lametino, le opere d’arte confiscate alla criminalità organizzata ed esposte nell’ambito della mostra “Visioni Civiche. L’arte restituita”, organizzata dalla Fondazione Trame ETS e inaugurata in occasione della XIII edizione di Trame Festival dei libri sulle mafie.

“La mostra – si afferma in una nota – ha voluto accendere un faro sulla questione, spesso sottovalutata o sconosciuta, degli interessi criminali verso settori apparentemente lontani da loro, come il mercato delle opere d’arte, e l’opportunità di diversificare i loro investimenti mediante il riciclaggio dei proventi illeciti anche attraverso di esse.”

Conclusa il 28 luglio la mostra temporanea, ventidue delle opere che componevano la speciale esposizione – quelle relative alla confisca Mokbel con artisti contemporanei quali Cesare Berlingeri, Marco Lodola,  Luca Dall’Olio e Max Marra – sono state destinate dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati, diretta dal prefetto Bruno Corda, alla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Le opere arricchiscono la collezione del Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi”

L’assegnazione è andata in maniera definitiva al Palazzo della Cultura “Pasquino Crupi” della città sullo Stretto dove la raccolta Mokbel va ad arricchire la collezione stabile di opere d’arte provenienti dalla confisca Campolo con lavori di maestri della pittura italiana del Novecento come Antonio Ligabue, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Ernesto Treccani e Pietro Annigoni.

“La Calabria ha il numero più alto di patrimoni confiscati – ha detto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà – Abbiamo dunque l’obbligo di trasformare questo primato negativo in positivo. Dunque, il più alto numero di beni possibile deve essere restituito alla comunità.”