Al Ahmadi, Kuwait, 1991 ©Steve McCurryAl Ahmadi, Kuwait, 1991 ©Steve McCurry

Steve McCurry, il fotografo delle emozioni che cattura l’essenza nello scatto rendendo le sue immagini opere d’arte indimenticabili, per la prima volta in Piemonte con Animals. Dal 27 novembre 2021 al 1 maggio 2022.

Questa volta, il maestro dell’uso del colore, dell’empatia e dell’umanità, volge lo sguardo ai nostri compagni di viaggio più fedeli. Nasce così Animals.

Gli scatti saranno esposti per la prima volta in Piemonte presso le antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi, come quarta grande mostra fotografica targata Next Exhibition dopo Vivian Mayer – In Her Own Hands, Frida Kahlo – Through the Lens of Nickolas Muray e Andy Warhol – Superpop.

Da circa 30 anni, Steve McCurry è considerato una delle voci più autorevoli della fotografia contemporanea. I suoi lavori raccontano di conflitti, di tradizioni antiche e di culture contemporanee, ma sempre mantenendo al centro l’elemento umano.

Insignito di alcuni tra i più importanti premi della fotografia, inclusa la Robert Capa Gold Medal, il premio della National Press Photographers e per quattro volte primo premio del concorso World Press Photo.

Animals e gli scatti iconici di Steve McCurry

Il progetto Animals ha origine nel 1992, quando Steve McCurry svolge una missione nei territori di guerra nell’area del Golfo per documentare il disastroso impatto ambientale e faunistico nei luoghi del conflitto.

Tornerà con alcune delle sue più celebri immagini icone, come i cammelli che attraversano i pozzi di petrolio in fiamme e gli uccelli migratori interamente cosparsi di petrolio.

Con questo reportage vincerà nello stesso anno il prestigioso Word Press Photo. Il premio fu assegnato da una giuria, la Children Jury, composta da bambini di tutte le nazioni.

A partire da quel servizio del 1992, McCurry ha volto il suo sguardo empatico al mondo degli animali. Saranno dunque protagonisti di sessanta scatti iconici, che racconteranno al visitatore le mille storie di una vita quotidiana dove uomo e animale sono legati indissolubilmente.

Un affresco corale dell’interazione e della condivisione, che tocca i temi del lavoro e del sostentamento che l’animale fornisce all’uomo, delle conseguenze dell’agire dell’uomo sulla fauna locale e globale, dell’affetto che l’essere umano riversa sul suo pet, qualunque esso sia.

Animali da lavoro, usati come via alla sopravvivenza, animali talvolta sfruttati come unica risorsa a una condizione di miseria; altre volte amati e riconosciuti come compagni di vita per alleviare la tristezza o, semplicemente, per una forma di simbiotico affetto.

Per creare Animals autore e curatrice hanno lavorato all’unisono addentrandosi nell’immenso archivio del fotografo per selezionare una collezione di immagini che raccontassero in un unico affresco le diverse condizioni degli animali.

Ecosostenibilità e salvaguardia del pianeta

L’ingresso in mostra è da subito un toccante spunto di riflessione con la ricostruzione del fenomeno dello scioglimento dei ghiacciai, attraverso l’innovativo sistema di proiezioni multimediali realizzati con il sistema Remix 4.0., brevettato da Next Exhibition.

A partire dall’inizio del XX secolo si è registrato un incremento della temperatura della superficie terrestre non riconducibile a cause naturali, ma al comportamento dell’uomo, primo artefice del surriscaldamento globale. L’essere umano è infatti l’animale più dannoso, che ha influito e influisce sulla flora e sulla fauna del nostro pianeta.

Durante il percorso numerosi approfondimenti sono volti a sensibilizzare il pubblico sulle tematiche della salvaguardia del nostro pianeta e sull’ecosostenibilità. Nella sala didattica verranno realizzati seminari e workshop, con il coinvolgimento di diverse fasce d’età.

Una produzione Next Exhibition, in collaborazione con SUDEST 57 e l’Associazione Culturale Dreams. Curatela della dottoressa Biba Giacchetti.

L’accesso in mostra rispetterà tutte le normative vigenti per il regolamento anti Covid19, per l’assoluta tutela dei visitatori. Per tornare a godere dell’arte, vivendo un’esperienza speciale, senza alcun rischio.

In copertina Al Ahmadi, Kuwait, 1991 ©Steve McCurry