Arte: a Firenze ritorna Liu Bolin, “L’uomo invisibile”

Dal 30 agosto al 18 settembre 2023, Palazzo Vecchio ospita la personale di Liu Bolin dedicata al progetto Hiding in Florence.

Nato a Shandong, Cina, nel 1973, Liu Bolin è conosciuto nel mondo come “L’uomo invisibile”. Celebre, infatti, è la sua eccezionale capacità mimetica. Il camouflage di Liu Bolin ritorna a Firenze con una serie di fotografie scattate nel 2022 e dedicate al capoluogo toscano.

La fama internazionale di Liu Bolin è data dalla abilità dell’artista cinese di fondere il proprio corpo con il contesto tutto attorno grazie a un accuratissimo lavoro di body painting che, nei fatti, fa letteralmente “sparire” l’uomo dalla scena fotografata. In vero, il messaggio lanciato è quello di fare comprendere – anzi, ricordare – quanto l’essere umano sia parte integrante dell’ambiente che lo circonda, sia esso già antropizzato o meno.

Foto di Sean Savage condivisa da Wikipedia con licenza CC BY-SA 2.0

Negli anni, le fotografie dell’artista asiatico sono state esposte a Les Rencontres d’Arles, in Provenza, il più importante festival di fotografia contemporanea, e in altri prestigiosi musei e università di tutto il mondo: Milano, Madrid, Roma, Sydney, San Pietroburgo, Parigi, Pechino, Londra, New York, Città del Messico, Buenos Aires, Stoccolma. 

Il grande ritorno di Liu Bolin a Firenze

Dal 30 agosto al 18 settembre 2023 le fotografie di Liu Bolin ritorneranno a Firenze, esposte in una mostra allestita nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, in piazza della Signoria.

Foto di Mattia dal Bello condivisa da Wikipedia con licenza CC BY-SA 3.0

La personale – realizzata con la promozione dalla Galleria Gaburro e la curatela di Marco Bazzini in collaborazione con il Comune di Firenze – si concentrerà sugli scatti del progetto Hiding in Florence, rientrante nella più ampia serie Hiding in Italy portata avanti in altre città italiane: Milano, Verona, Venezia, Roma e Caserta. La mostra sarà occasione per i visitatori di scoprire i segreti del dietro le quinte di Liu Bolin, attraverso le riprese realizzate durante la costruzione degli scatti.

Foto di Dennis Crowley condivisa da Wikipedia con licenza CC BY 2.0