Donato Carrisi dirige Io sono l'abisso

Sono in corso le riprese di Io sono l’abisso, il nuovo film scritto e diretto da Donato Carrisi.

Già regista de La ragazza nella nebbia – con Toni Servillo, Alessio Boni e Jean Reno – e de L’uomo del labirinto con Dustin Hoffman, Donato Carrisi torna sul set per dirigere Io sono l’abisso, tratto dal suo omonimo romanzo edito Longanesi.

Lo scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema ha avviato le riprese della nuova pellicola girata sul Lago di Como. Prodotta da Palomar e Vision Distribution che lo distribuirà in Italia e nel mondo.

Io sono l’abisso è un thriller che coinvolge sentimenti profondi in cui i colpi di scena e la suspense sono costruiti attorno alle storie dei personaggi” ha dichiarato lo stesso Carrisi, autore di bestseller internazionali.

“C’è una storia visibile, ma ce n’è anche una sommersa, che scorre silenziosa ed emerge all’improvviso. E questo è quello che colpisce lo spettatore quando meno se lo aspetta, in quel piccolo punto nel nostro cuore dove custodiamo l’empatia” aggiunge.

Il cast di Io sono l’abisso non è ancora stato svelato, idem per l’effettiva data di uscita del film.

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Io sono l’abisso, la trama del romanzo

Sono le cinque meno dieci esatte. Il lago s’intravede all’orizzonte: è una lunga linea di grafite, nera e argento. L’uomo che pulisce sta per iniziare una giornata scandita dalla raccolta della spazzatura. Non prova ribrezzo per il suo lavoro, anzi: sa che è necessario. E sa che è proprio in ciò che le persone gettano via che si celano i più profondi segreti.

E lui sa interpretarli. E sa come usarli. Perché anche lui nasconde un segreto.

L’uomo che pulisce vive seguendo abitudini e ritmi ormai consolidati, con l’eccezione di rare ma memorabili serate speciali.

Quello che non sa è che entro poche ore la sua vita ordinata sarà stravolta dall’incontro con la ragazzina col ciuffo viola. Lui che ha scelto di essere invisibile, un’ombra appena percepita ai margini del mondo, si troverà coinvolto nella realtà inconfessabile della ragazzina. Il rischio non è solo quello che qualcuno scopra chi è o cosa fa realmente.

Il vero rischio è, ed è sempre stato, sin da quando era bambino, quello di contrariare l’uomo che si nasconde dietro la porta verde.

Ma c’è un’altra cosa che l’uomo che pulisce non può sapere: là fuori c’è già qualcuno che lo cerca. La cacciatrice di mosche si è data una missione: fermare la violenza, salvare il maggior numero possibile di donne. Niente può impedirglielo: né la sua pessima forma fisica, né l’oscura fama che la accompagna.

E quando il fondo del lago restituisce una traccia, la cacciatrice sa che è un messaggio che solo lei può capire. C’è soltanto una cosa che può, anzi, deve fare: stanare l’ombra invisibile che si trova al centro dell’abisso.