Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante: vince Francesco Mila con “Piperita”

Piperita di Francesco Mila (pubblicato da Fandango) è il romanzo vincitore della XXXIV edizione del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante. Importante affermazione per il giovanissimo autore romano all’esordio letterario.

La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 2 ottobre nei locali dell’istituto comprensivo “Antonio Capraro” di Procida, l’isola che ha ispirato l’immortale romanzo L’isola di Arturo di Elsa Morante.

Successo poco pronosticato alla vigilia quello di Francesco Mila con Piperita; di fatti, il romanzo d’esordio del giovanissimo (classe 1996) autore romano era stato ripescato nella terna finalista a seguito della rinuncia di Antonella Anedda col suo Geografie (Garzanti).

Gli altri due romanzi giunti in finale sono stati: Veronica e il diavolo di Fernanda Alfieri (libro edito Einaudi) e Mentre tutto cambia di Fabio Guarnaccia (edito Manni).

La giuria tecnica che ha decretato il vincitore del prestigioso premio è composta da: Gabriele Pedullà (presidente), Silvia Acocella, Salvatore Di Liello, Filippo La Porta e Gilda Policastro.

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Il libro di Francesco Mila, vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante 2021

Forse un tempo i genitori di Lapo ed Emma sono stati felici insieme. Ma quel tempo, se c’è stato, Lapo era troppo piccolo per ricordarlo, Emma non era ancora nata. Un tempo in cui Lucrezia, la madre ossessionata dagli attori hollywoodiani, non spariva di continuo dalle loro vite e Gioacchino, il padre medico, non si chiudeva nei propri silenzi. Tra Roma, la Calabria e la casa al lago, tra tradimenti e abbandoni, accompagnati dalle letture dei Peanuts e dall’invenzione di mondi lontani in cui rifugiarsi, i due fratelli Callipo crescono, sempre sul punto di vedere la loro vita sfasciarsi.

Creano mondi fantastici dove Emma può semplicemente essere la “Piperita”, sposa del principe Arturo, una bambina avventurosa piena di amici e di ironia. Il passare degli anni non muta la situazione a casa, ma in più ai tormenti soliti e alla cronica inappetenza di Emma si aggiunge la crescita.

A 16 anni, grazie all’amico Amedeo, molto più disinvolto ed esperto di lui, Lapo conosce Greta, con cui scopre il sesso e l’amore. Anche Emma (in cui ormai non c’è più traccia della Piperita) si affeziona a Greta, ma nessuno dei due fratelli ha il coraggio di parlarle del proprio dolore, anche se pure Greta a modo suo fa parte della “confraternita dell’abbandono”.

Così, quando Lucrezia lascia ancora una volta la casa in cui vivono tutti insieme come in cattività, la situazione precipita. Sarà il legame tra fratelli, ancora una volta, a salvare Lapo ed Emma: soltanto insieme capiranno come le responsabilità e le colpe del loro disamore siano molto più difficili da attribuire di quanto non avessero pensato.

Con una consapevolezza di scrittura inedita per la sua età, Francesco Mila racconta una storia di affetto e protezione, una storia di famiglia che ricorda la Morante di Aracoeli e che ci consegna intatto il desiderio di amore e la paura della vergogna di qualsiasi adolescente.