Fresco di stampa per Altreconomia, Viaggio in Italia. 70 anni dopo Guido Piovene di Tonino Perna e Pino Ippolito Armino ripercorre l’itinerario tracciato negli anni cinquanta da Guido Piovene nel suo celebre viaggio per la Penisola.
Dal maggio 1953 all’ottobre del 1956, Guido Piovene, uno dei giornalisti e scrittori più importanti del Novecento, intraprese un viaggio lungo l’Italia descrivendo, regione per regione, provincia per provincia, il progresso in itinere e multiforme, per nulla omogeneo, sottolineando le arretratezze di alcune regioni e quindi la spaccatura mai più ricucita fra il Nord e il Sud di un Paese diviso.
Oggi, a quasi settant’anni da quella avventura, eccezionale documento di valore storico e culturale – dapprima programma radiofonico Rai, nel 1957 riportato su carta e pubblicato da Mondadori –, Tonino Perna e Pino Ippolito Armino ripercorrono l’itinerario tracciato da Piovene chiudendo la loro esperienza nelle pagine di Viaggio in Italia, pubblicato da Altreconomia.
Il viaggio in Italia sulle tracce di Piovene di Tonino Perna e Pino Ippolito Armino
Viaggio in Italia di Tonino Perna e Pino Ippolito Armino è il frutto di un viaggio lungo l’intera penisola italiana durato quattro anni, sulle orme del grande Guido Piovene, a cinquant’anni dalla scomparsa avvenuta il 12 novembre 1974. Come si può evincere, un viaggio più lungo rispetto a quello del giornalista e scrittore veneto, Premio Strega nel 1970 con Le stelle fredde: quattro anni in giro per lo Stivale e oltre un centinaio di città, grandi e piccole, visitate.
E se Piovene realizzò un affascinante affresco dell’Italia che si risollevava dalle macerie della Seconda guerra mondiale, il Paese appena entrato nella fulminante epoca di benessere che è passata alla storia come Boom economico, la coppia di saggisti apre una riflessione – ripartendo dallo spirito speranzo che erompeva dal lavoro di Piovene – sull’eredità lasciata da quell’epocale viaggio, aggiornando la fotografia del tempo, non del tutto cancellata, ma perlomeno sbiadita e un po’ ingiallita dalle stagioni. E sotto diversi aspetti: dalla politica alla cultura, ora difficilmente distinguibili nelle varie “parrocchie”, omologate ai modelli imposti dal centro, analizzando le piaghe del nostro secolo: il cambiamento climatico, l’emigrazione intellettuale delle giovani risorse, i rapidissimi stravolgimenti sociali, la distruzione del paesaggio e della sua percezione come elemento centrale delle nostre esistenze.
“L’Italia di Piovene aveva un progetto unico e un futuro” afferma Armino. “Quella di oggi non ha alcun progetto comune per il domani.”
Nel corposo volume di Viaggio in Italia. 70 anni dopo Guido Piovene – composto da poco meno di seicento pagine – Tonino Perna e Pino Ippolito Armino rendono omaggio a Guido Piovene e alla sua straordinaria abilità descrittiva dei paesaggi, delle tradizioni, dei mestieri e dei contrasti economici e socioculturali dei differenti popoli italiani, unitisi da non tantissimo – al tempo del Viaggio di Piovene l’Unità del Paese era principiata novant’anni prima – nell’odierna Italia, oggi Paese disincantato, pregno di rabbia, malumori e rancori, dal domani quantomai incerto.