Presto tutti i luoghi della cultura statali di Capri formeranno un’autonoma direzione, quella dei Musei di Capri. L’annuncio da parte del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
“Siamo impegnati per restituire Villa Jovis al suo splendore. Le risorse ci sono e siamo pronti a ulteriori stanziamenti se dovesse servire. Il grande archeologo Amedeo Maiuri definiva questo sito un unicum per le sue straordinarie caratteristiche. L’offerta turistica di Capri, eccellenza globale, deve essere anche un’offerta di cultura di elevata qualità. Tutti i siti statali di Capri entreranno a far parte di un’autonoma direzione, quella dei Musei di Capri”.
Lo ha annunciato Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura, a margine del sopralluogo effettuato a Villa Jovis accompagnato, tra gli altri, dal direttore generale Musei, Massimo Osanna, e dal soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo.
La Villa dell’imperatore Tiberio
Situata sul Monte Tiberio, parte orientale della cosiddetta Isola dell’amore, Villa Jovis sarà il primo monumento oggetto degli interventi. La Villa, dal 2014 sotto il controllo del Polo museale della Campania (dal 2019 Direzione regionale Musei Campania), è stata costruita nei primi decenni del I secolo d.C come dimora dell’imperatore romano Tiberio Giulio Cesare Augusto.
Il princeps restò per undici anni a Capri dove, oltre a Villa Jovis, possedeva altri palazzi come quello nei pressi dei Bagni di Tiberio, dove l’imperatore soleva fare il bagno. Riscoperta già nel Settecento dai Borbone, Villa Jovis fu riportata alla luce e riqualificata dall’archeologo Amedeo Maiuri negli anni trenta del Novecento.
Le azioni e i finanziamenti destinati ai Musei di Capri
L’impianto architettonico di Villa Jovis si sviluppa su una superficie di oltre 7.000 mq, tra boschi e giardini. Il finanziamento erogato è di oltre 7 milioni e 500 mila euro. Quasi 5 milioni sono stati destinati al restauro e al consolidamento statico dei resti archeologici, alla messa in sicurezza dei belvedere e al miglioramento dell’accessibilità ai percorsi di visita.
Con parte dei fondi si è già provveduto a installare un sistema di videosorveglianza e antintrusione, a effettuare la bonifica della vegetazione e a rifare l’impianto di illuminazione. A breve si completerà anche il restauro della Torre Faro. Gli spazi annessi alla piccola Chiesa di Santa Maria del Soccorso ospiteranno un museo virtuale.
Foto di Mister No condivisa via Wikipedia con licenza CC BY 3.0