Io sono Gesù di Giosuè Calaciura (Sellerio), Il popolo di mezzo di Mimmo Gangemi (Piemme), e La quercia di Brugel di Alessandro Zaccuri (Aboca) sono le tre opere finaliste della V edizione del Premio letterario Mario La Cava. Il Premio Speciale “La Melagrana” va allo studioso Luigi Lombardi Satriani.
Promosso e organizzato dal Comune di Bovalino, in collaborazione con il Caffè letterario La Cava, il Premio letterario Mario La Cava giunge quest’anno alla sua V edizione, portando sul podio, tra le quindici in concorso, tre opere importanti, rappresentative del lavoro di altrettanti affermati autori. Parliamo di Giosuè Calaciura con Io sono Gesù (Sellerio), Mimmo Gangemi con Il popolo di mezzo (Piemme), e Alessandro Zaccuri con La quercia di Brugel (Aboca), selezionati da una giuria composta da Cinzia Leone, Giuseppe Lupo, Marco Gatto, Domenico Calabria e Pasquale Blefari. Ai soci del Caffè letterario spetterà invece il compito di scegliere l’opera vincitrice del Premio dei lettori.
Giosuè Calaciura, palermitano, giornalista e autore di programmi per la Rai, esordisce nel ‘97 con il romanzo Malacarne, cui fanno seguito Sgobbo (Premio Selezione Campiello 2002), La figlia perduta, La penitenza, Borgo Vecchio (Premio Volponi), Il tram di Natale. Io sono Gesù, che ha già ricevuto il Premio Stresa nel 2021, è un romanzo sulla ricerca delle radici e dell’identità personale. Racchiude molti dei temi cari all’autore: la difficoltà di crescere, l’innocenza dei più fragili, la miseria morale degli adulti, l’irruenza dell’eros.
Mimmo Gangemi è invece uno degli autori di spicco del panorama calabrese, particolarmente noto per Il giudice meschino (Premio selezione Bancarella 2010), romanzo da cui è stata tratta l’omonima serie tv interpretata da Luca Zingaretti. Escono successivamente La signora di Ellis Island, Il prezzo della carne, Un acre odore di aglio. Il popolo di mezzo è una saga su ciò che siamo stati e abbiamo dimenticato, e interpreta il destino di quanti agli inizi del Novecento giungevano in America dall’Italia, candidati a incarnare il popolo di mezzo, sradicato dalle origini per cercare un futuro migliore.
Ligure di La Spezia, Alessandro Zaccuri ha pubblicato i romanzi Il signor figlio (Premio Selezione Campiello 2007), Infinita notte e Dopo il miracolo. È inoltre autore di alcuni saggi su temi dell’immaginario contemporaneo: Citazioni pericolose, Il futuro a vapore e In terra sconsacrata. Ne La quercia di Brugel affronta rapporto con la realtà, il significato dell’arte, la necessità del racconto: elementi che permetteranno di venire a capo di un enigma altrimenti irrisolvibile.
Va quest’anno a Luigi Maria Lombardi Satriani il Premio speciale “La Melagrana”. Professore emerito presso l’Università La Sapienza di Roma, Satriani ha insegnato all’Università della Calabria, dove è stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e Prorettore per le attività culturali. Già Presidente dell’Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche (AISEA) e studioso dei fenomeni antropologici, ha pubblicato opere capitali sul tema, tradotte anche all’estero, tra cui ricordiamo Il ponte di San Giacomo (Premio Viareggio 1982), Diritto egemone diritto popolare, Nel labirinto, Il sogno di uno spazio.
Giulia De Sensi