Val di Vara Book Festival, dal 28 al 30 luglio la seconda edizione

Dal 28 al 30 luglio 2023 a Varese Ligure (provincia di La Spezia) tre giorni di presentazioni e incontri con autori e illustratori con la seconda edizione di Val di Vara Book Festival.

Val di Vara Book Festival è una vera e propria fiera dell’editoria indipendente che per tre giorni “invaderà” con presentazioni, incontri, laboratori e molto altro la piazza centrale dello splendido borgo nel cuore della Val di Vara, caratterizzata dagli edifici medievali con le facciate dai colori pastello.

L’evento è organizzato dall’Associazione no profit di promozione turistica Visit Val di Vara in collaborazione con Edizioni Astragalo e con il patrocinio del Comune di Varese Ligure, il supporto della Pro Loco di Varese Ligure e del Biodistretto Val di Vara.

Val di Vara Book Festival verrà inaugurato ufficialmente venerdì 28 luglio alle 16 alla presenza delle autorità locali e proseguirà nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 proponendo più di venti tra incontri, laboratori, presentazioni, visite guidate del territorio, degustazioni di eccellenze gastronomiche locali e spettacoli che animeranno la suggestiva piazza rotonda del borgo antico.

La presenza di autori, critici letterari, editori indipendenti e altri apprezzati esponenti del mondo della cultura fa del Val di Vara Book Festival un appuntamento irrinunciabile per chi ama la letteratura, che permetterà a chiunque lo desideri di immergersi nell’unicità di un territorio ricco di fascino e di storia, immerso nella natura e da sempre votato al biologico.

Non mancheranno le iniziative per i più giovani, come i laboratori di fumetto e le letture animate di albi illustrati, oltre alle visite guidate per conoscere più da vicino il borgo, la natura circostante e le tradizioni locali.

Venerdì 28 luglio Monica Amari, saggista ed esperta di politiche culturali, e Matteo Vincenzo D’Alfonso, docente presso l’Università di Ferrara, presenteranno il saggio Elogio dei diritti e dei doveri culturali. A difesa della democrazia (Rubbettino Editore). Il testo pone l’accento sulla necessità di tutelare la conoscenza come un diritto collettivo fondamentale e garantito, in accordo con la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo che la paragona ai diritti economici e sociali, riconoscendoli come indispensabili per lo sviluppo personale dell’individuo. La società di oggi, plasmata dall’avanzare di populismi e dall’abbassamento generale dei livelli educativi, impone una seria riflessione sull’importanza di ipotizzare uno stato in cui la generazione, l’accessibilità e la redistribuzione delle conoscenze rappresentino l’obiettivo primario.

 In un’epoca come la nostra, segnata dall’attenzione sempre crescente all’ecologia e ai principi del riutilizzo, diventa un vero e proprio atto di cultura rivoluzionario lo Shit Museum di Castelbosco (PC) dove, tra irriverenza e innovazione, il rifiuto organico per eccellenza si trasforma in oggetto di design grazie ad un originale ed efficiente progetto di riciclo. A raccontare in un libro dal titolo Dalla Stalla alle Stelle (40GB editore) questo spazio espositivo e laboratorio di innovazione unico nel suo genere, in cui sostenibilità ambientale e arte interagiscono perfettamente sono Simone Tansini, attore, musicista, baritono e editore, e Lorenzo Bozzi, scrittore, che presenteranno il loro progetto editoriale al Val di Vara Book Festival.

 A chiudere la prima serata di eventi, lo spettacolo teatrale La via degli alberi, di e con Pino Petruzzelli, co-prodotto da Fondazione Luzzati e Teatro della Tosse.

In scena quattro “interviste impossibili” per ascoltare la voce degli alberi incontrati in un viaggio affascinante dal Nord al Sud del nostro paese. Un percorso geografico, linguistico e naturalistico ma, al contempo, una narrazione intima e coinvolgente in cui il protagonista guida sé stesso e l’ascoltatore attraverso una rassegna poetica di istantanee dall’Italia, spiegando una vera e propria filosofia di vita che trova il suo fondamento nel dialogo tra Uomo e Natura.

L’attore e regista brindisino, ma ormai ligure d’adozione, metterà in scena uno spettacolo in cui il racconto intimo che scaturisce dalla sua coscienza si sposa con l’ambiente circostante, carico di storia e di mistero, sotto la luce tenue della luna d’estate, ai piedi del castello del borgo.

Sabato 29 luglio alle 10 appuntamento da non perdere con il laboratorio di fumetto a cura di Bruno Testa e Giorgio Sommacal, uno degli illustratori di personaggi iconici come Cattivik e Lupo Alberto. I due grandi fumettisti saranno pronti a coinvolgere adulti e bambini a disegnare insieme a loro. I posti sono limitati, è gradita e consigliata la prenotazione!

Alle 18.15 l’atteso incontro con Andreas Weber, biologo e filosofo tedesco, autore del libro Non vince il più forte. Elogio del compromesso (Lindau Edizioni). «Compromesso» è un termine che non gode di buona reputazione. «Scendere a compromessi», «accettare un compromesso», «una vita di compromessi», sono espressioni che fanno pensare a un cedimento, a una rinuncia, a un ripiego, a una via che consente alle parti in causa di uscire da un’impasse, senza valutare le conseguenze e gli esiti. Questo pregiudizio fa il gioco di chi vuole imporre il proprio punto di vista a ogni costo, di chi di compromessi non vuole sentir parlare. Certo, l’impressione che si può trarre da recenti vicende storiche, politiche e sociali sembra giustificare il dubbio che il compromesso non porti a un risultato efficace e corretto, ma soltanto ad accordi al ribasso e a transazioni di comodo. La questione è complessa, eppure, mai come oggi, è necessario e urgente affrontarla. Ed è quanto si è proposto Andreas Weber studiando il compromesso in tutte le sfere dell’esistenza. Chiarire i suoi confini e i suoi ambiti di applicazione, gli interlocutori da coinvolgere e le dinamiche da prevedere per arrivare a decidere e agire secondo le esigenze di tutti gli attori, senza ignorare le criticità e le problematiche delle situazioni in cui si opera: ecco quanto bisogna fare perché il compromesso sia motore di vero cambiamento e qualcosa che arricchisce il mondo.

A seguire il Progetto Luoghi Letterari, in collaborazione con l’Associazione Borghi Autentici, l’agenzia letteraria EditReal e la casa editrice Arkadia.

Il progetto si pone come obiettivo lo sviluppo di un nuovo modello di turismo culturale e di smart working nei piccoli centri, con l’intento di dargli nuova vita e di contrastare lo spopolamento attraverso iniziative culturali. Luoghi Letterari ha un duplice fine: favorire un modello di turismo destagionalizzato e aumentare la coesione tra i comuni, uniti in un progetto che intende raccontare i piccoli borghi italiani attraverso la letteratura, ancora oggi potente mezzo di comunicazione e di attrazione.

Il Progetto Luoghi Letterari è nato in Sardegna e si è ampliato successivamente coinvolgendo i piccoli comuni a rischio demografico del Piemonte, con l’idea di espandersi anche alla Liguria e via via alle altre regioni italiane.

Un momento dedicato ai più piccoli quello in cui l’autrice Ginevra Van Deflor e l’illustratore Giorgio Sommacal, alle 21.30, daranno vita ad una lettura animata del loro LUprocesso (Edizioni Astragalo), albo illustrato vincitore del “Trofeo Baia delle Favole” Premio Andersen 2022.

Il lupo, quello malvagio raccontato dalle favole, chiama a processo gli autori per averlo ingiustamente relegato al ruolo di “cattivo” e convoca come testimoni a suo favore alcuni personaggi delle favole, tra cui Cappuccetto Rosso e i Tre Porcellini, dimostrando come i fatti si siano svolti in modo ben diverso da come sono stati raccontati. Una fiaba divertente, unica nel suo genere, che sovverte gli schemi e abbatte gli stereotipi, inducendo i bambini a riflettere sui ruoli che ci vengono attribuiti dagli altri. Un’occasione anche per rileggere le fiabe classiche con occhi nuovi.

A conclusione della lettura, una coinvolgente Caccia al tesoro letteraria porterà grandi e piccini a muoversi tra le strade del borgo storico di Varese Ligure, alla scoperta di suggestioni poetiche e letterarie.

Domenica 30 luglio, da segnalare l’evento “Non solo Diabolik”, con Paolo Zaniboni e Bruno Testa, un regalo prezioso riservato al pubblico del Val di Vara. Paolo, figlio di Sergio Zaniboni, uno dei più grandi maestri italiani del fumetto, ripercorre le tappe artistiche vissute insieme al padre: dagli esordi al successo di Diabolik, dalle storie per il Giornalino allo speciale di Tex per Sergio Bonelli…e tanto altro ancora. Un appuntamento da non perdere per gli appassionati del fumetto d’autore.

Alle 17.30 Federico Chiodaroli e Marina Acconci presentano Via dei Monti o de Pontremolo (Edizioni 5 Terre) una guida per riscoprire la Via dei Monti o de Pontremolo, che, dopo attente ricerche e studi del lavoro di storici del territorio come Tiziano Mannoni, è stata recentemente recuperata e permette al viaggiatore lento e curioso di immergersi in un mondo antico e autentico. Ricco di storia, di paesaggi mozzafiato, di quiete e buona cucina, questo territorio stupisce per la sua bellezza incontaminata, per le tracce a volte nascoste di una vita passata fatta di mercanti, pellegrini, osti, castellani, pastori, briganti, streghe e leggende.

Sarà poi Alberto Grandi, professore associato all’Università di Parma, saggista e firma nota del “Corriere della sera”, a parlare dei suoi Denominazione di origine inventata (Mondadori) e Storia delle nostre paure alimentari (Aboca Edizioni).

Se con Denominazione di origine inventata, un libro autorevole che rimette in discussione i falsi miti della tipicità gastronomica italiana, Grandi ci ha insegnato a distinguere tra verità e narrazione pubblicitaria, con Storie delle nostre paure alimentari l’autore affronta un nuovo, interessante e finora poco esplorato tema legato all’alimentazione, quello della paura del cibo. Alberto Grandi ripercorre, dunque, le tappe di questa storia millenaria attraverso aneddoti e vicende curiose, dalla paura della lebbra suina (una malattia inesistente) a quella del pomodoro velenoso, fino alla stigmatizzazione degli OGM, degli insetti e della carne coltivata, tenendo insieme scienza, superstizione, politica, economia ed ecologia, perché oggi produrre cibo per otto miliardi di persone non è solo una questione sanitaria, è soprattutto un tema che mette in gioco la salvezza dell’intero pianeta.

A chiudere il Val di Vara Book Festival il laboratorio “Il carnet de voyage e la letteratura da viaggio”, a cura di Pino Pace e Giorgio Sommacal, rivolto a adulti e bambini.

I carnets de voyage e le mappe narrative consentono di rendere un viaggio, grande o microscopico che sia, assolutamente indimenticabile, al punto da diventare una vera opera d’arte che permane nello spazio e nel tempo. Durante questo laboratorio, sarà possibile imparare a descrivere un piccolo viaggio usando tutti i sensi e tante modalità narrative diverse (scrittura, disegno, collage, ecc.), in un percorso speciale di narrazione che esplora la parola e l’immagine in un limite sottile, ma ben presente, di congiunzione e integrazione.