Archeologia subacquea: scoperte nei fondali di Pantelleria più di 300 anfore puniche

Straordinaria scoperta al largo della costa settentrionale di Pantelleria: ad alcune centinaia di metri di distanza da Cala Gadir e a centotrenta metri di profondità sono state individuate oltre trecento anfore di epoca punica, di cui la maggioranza in buono stato di conservazione. Nel giacimento rinvenute pure numerose monete, chiodi, ceramiche e anelli in piombo.

Svolte nell’ambito del progetto “Pantelleria 2022”, le immersioni subacquee sono state coordinate dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana ed effettuate da una squadra formata da sette subacquei altofondalisti della SDSS (The Society for Documentation of Submerged Sites).

Il ritrovamento delle anfore di Pantelleria

Il ritrovamento, documentato con un servizio fotografico dettagliato, segna l’inizio di una campagna che porterà certamente alla scoperta di nuovi reperti. Afferma Ferdinando Maurici, Soprintendente del Mare della Regione Siciliana: “Continueremo lo studio di questo interessante e difficile sito subacqueo, vista la notevole profondità, grazie alla collaborazione dei professionisti che in questi anni ci hanno consentito di raggiungere eccellenti risultati nello studio della Battaglia delle Egadi”.

Cala Gadir non è nuova a scoperte archeologiche subacquee. L’area infatti offre un interessante percorso archeologico subacqueo considerato che nelle sue acque si trovano i relitti di due navi risalenti al III-I secolo a.C.

Grazie alle nuove tecnologie la ricerca continua, sulle tracce di un passato che ritorna, un ricco tesoro sommerso ancora in gran parte da scoprire. 

Foto di Claudio Provenzani/SDSS – Salvo Emma/Sopmare