Cancello, inaugurata la nuova biblioteca

A Cancello, piccola frazione di circa mille abitanti del comune di Serrastretta, è stata inaugurata la biblioteca pubblica. La cerimonia è stata arricchita dalla presenza del procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri che ha presentato il suo ultimo lavoro Non chiamateli eroi. Falcone, Borsellino e altre storie di lotta alle mafie (Mondadori) scritto, come quasi tutte le sue opere, insieme allo studioso e saggista Antonio Nicaso.

Non chiamateli eroi è una raccolta di storie e personaggi per raccontare ai ragazzi, ma non soltanto, il coraggio degli uomini e le donne che hanno perso la vita nelle loro azioni di contrasto alle mafie. Tra le pagine del volume, Gratteri e Nicaso ricordano le vite di chi, guardando la mafia negli occhi, ha deciso di difendere le proprie idee, la propria dignità, non genuflettendosi al potere criminale.

A dialogare con il magistrato è stata la giornalista e promotrice culturale Daniela Rabia che, in quanto direttore artistico, è stata tra i principali artefici, assieme allo staff di giovanissimi volontari dell’associazione Itaca, del progetto di donare il nuovo presidio della lettura alla cittadinanza di Cancello, ma anche alle contigue frazioni di Migliuso e Angoli, sempre rientranti nel territorio comunale di Serrastretta.

 

L’aria che si respira a Cancello è quella elettrizzante della festa. E non potrebbe essere altrimenti per l’apertura di una biblioteca che, fin dai tempi remoti di Alessandria d’Egitto e Pergamo, ha rappresentato il luogo per antonomasia in cui si incontrano i saperi di una civiltà.

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La biblioteca di Cancello nasce negli spazi di una ex scuola primaria prima e centro civico poi; il nuovo luogo di cultura è dotato già di un cospicuo patrimonio librario − grazie, in particolar modo, alla sostanziosa donazione del Sistema Bibliotecario Lametino, di cui il presidio fa parte −, di una ampia sala conferenze − che ospiterà la imminente serie di incontri dell’autunno letterario − e di una moderna sala studio pronta ad accogliere gli utenti. Un luogo pieno di parole, quelle che creano solidi ponti, come suggerisce lo stesso Nicola Gratteri. Una nuova biblioteca di tutti e per tutti. 

Antonio Pagliuso