A cento anni dalla nascita di José Saramago, Feltrinelli pubblica il suo primo romanzo mai edito in Italia: La vedova.
Il 16 novembre prossimo saranno cento anni dal giorno in cui il grande scrittore José Saramago veniva alla luce ad Azinhaga, freguesia di Golegã, nel Ribatejo, antica provincia interna del Portogallo.
E proprio il Ribatejo è la cornice de La vedova, il primo romanzo di Saramago che Feltrinelli, per festeggiare il centenario dello scrittore portoghese, pubblica per la prima volta in Italia.
Pubblicato in Portogallo nel 1947 col titolo Terra do pecado (Terra del peccato), il romanzo permette di conoscere il primo Saramago, scorgendo i segni di quella grandezza letteraria raggiunta con i famosi Il vangelo secondo Gesù Cristo, Cecità e Le intermittenze della morte.
José Saramago
Scomparso nel 2010, Saramago è stato vincitore nel 1995 del Premio Camões, più importante premio letterario dei paesi lusofoni intitolato a Luís de Camões, il maggiore poeta e scrittore della letteratura portoghese la cui magnum opus è il poema epico I Lusiadi, e nel 1998 del Premio Nobel per la Letteratura per la qualità eccelsa di scrittore e per le battaglie civili portate avanti nel corso della sua vita, nel ruolo di giornalista e intellettuale impegnato.
La storia de La vedova
“La follia, il peccato e l’ossessione della giovane vedova Maria Leonor, dilaniata tra passioni indomabili e obblighi sociali”, sono al centro del romanzo pubblicato con la traduzione di Rita Desti.
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Nel Ribatejo, provincia che Saramago racconta anche nel suo Viaggio in Portogallo, la signora Leonor piange la scomparsa del marito in una maniera che pare non possa finire mai. E invece finisce, mentre scoppia una luminosa primavera. Maria è una giovane vedova, è assillata dai pensieri su un amore che può ancora arriderle e che si presenterà attraverso due uomini.
“Ne La vedova ritroviamo il suo peculiare modo di guardare il mondo, la sua straordinaria forza narrativa e un personaggio femminile indimenticabile: c’è già tutto il grande scrittore che conosciamo.”
Antonio Pagliuso
Foto di Bottelho – Flick Gallery condiviso da Wikipedia con licenza CC BY-SA 2.0