La cinquecentina “Universale Fabrica del Mondo” al Museo di Taverna

L’Universale Fabrica del Mondo, overo Cosmografia del teologo e geografo Gian Lorenzo Anania è stata presentata al Museo Civico di Taverna nell’ambito delle Giornate FAI d’autunno.

Il Museo Civico di Taverna ha acquisito di recente un prezioso volume risalente alla seconda metà del Cinquecento: L’Universale Fabrica del Mondo, overo Cosmografia dello studioso, teologo e geografo tavernese Gian Lorenzo Anania (anche Giovanni Lorenzo d’Anania, nato a Taverna nel 1545 e ivi scomparso nel 1609).

La cinquecentina, pubblicata nel 1573 a Napoli e nel decennio successivo a Venezia – capitale della stampa del tempo – nella stamperia di Andrea Muschio, è stata presentata al pubblico per la prima volta nel corso delle Giornate FAI d’autunno. Un evento davvero speciale inserito nel corposo programma di iniziative realizzate per le Giornate dal Museo del comune della Sila piccola e dalla delegazione FAI di Catanzaro con il sostegno dell’amministrazione comunale e del Servizio civile di Taverna che opera nell’archivio pretiano di Palazzo Gironda Veraldi.

Statua di Mattia Preti a Taverna
Statua di Mattia Preti a Taverna

Il patrimonio di Taverna

Giuseppe Valentino, direttore del Museo, ha espresso il suo entusiasmo per l’arrivo della cinquecentina, “una tessera preziosa che si aggiunge al già ricco patrimonio artistico e culturale di Taverna”. Sì, ché il luogo della cultura del comune sito nell’area dai contorni poco chiari dell’antica polis magnogreca di Trischene ospita straordinarie tele dei fratelli Gregorio e Mattia Preti e notevoli opere – perlopiù di arte contemporanea – di Ercole e Lia Drei, Carmelo Savelli, Gino Gini, Francesco Guerrieri, Maria Ditaranto, Caterina Arcuri, Francesco Antonio Caporale, Claudio Mario Feruglio, Antonio La Gamba, Antonio Saladino.

Nel suo Cinquecento, secolo in cui proseguono le grandi scoperte geografiche del Quattrocento, Gian Lorenzo Anania visse tra la Calabria e Napoli – dimorò per alcuni anni presso i Carafa –, ma idealmente riuscì a viaggiare per i continenti grazie al profondo studio delle lingue e della cosmografia; passioni che lo spinsero alla realizzazione del pregevole libro.

Il contenuto dell’Universale Fabrica del Mondo

L’Universale Fabrica del Mondo, overo Cosmografia è composta da quattro trattati in cui, come si evince dal frontespizio, “distintamente si misura il Cielo, e la Terra, & si descrivono particolarmente le Provincie, Città, Castella, Monti, Mari, Laghi, Fiumi, & Fonti”. I capitoli sono dedicati all’Europa, all’Asia, all’Africa e alle Americhe – i quattro continenti conosciuti al tempo – di cui Anania realizzò delle accurate mappe dal grande valore storico.

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Nell’opera, citata anche da Torquato Tasso, sono infine analizzati, con lo spirito curioso dello studioso del XVI secolo, le costumanze dei popoli, le piante, le erbe e i medicinali in utilizzo presso quella lontana civiltà cui siamo indissolubilmente legati.

Antonio Pagliuso