Premio Letterario La Cava: la terzina finalista

Sono Dove non mi hai portata di Maria Grazia Calandrone (Einaudi, proposto da Gabriella Sica), La ricreazione è finita di Dario Ferrari (Sellerio, proposto da Caterina Verbaro) e Villa del seminario di Sacha Naspini (e/o, proposto da Domenico Dara) i tre libri finalisti della VII edizione del Premio letterario Mario La Cava, il premio promosso e organizzato dal Comune di Bovalino, in collaborazione con il Caffè Letterario “Mario La Cava”. 

Il 30 giugno la finalissima del Premio La Cava 2024

La giuria – composta da Mimmo Gangemi, scrittore e giornalista, Raffaele Nigro, scrittore e saggista, Gabriele Pedullà, scrittore e critico letterario, Mirella Serri, saggista e giornalista, Domenico Calabria, Presidente del Caffè Letterario “Mario La Cava” – sceglierà il vincitore del premio fra le tre opere finaliste. La cerimonia di premiazione è prevista per domenica 30 giugno 2024.

Nell’albo d’oro del premio si annoverano nomi importanti della letteratura italiana contemporanea come quello di Claudio Magris, Maria Pia Ammirati, Nadia Terranova, Donatella Di Pietrantonio e Alessandro Zaccuri. L’ultima edizione del Premio Mario La Cava è andata a Gian Marco Griffi e al suo romanzo Ferrovie del Messico.

A Salvatore Silvano Nigro il premio speciale “La melagrana”

Annunciato anche il premio speciale “La melagrana”, in precedenza assegnato a Raffaele Nigro, Raffaele La Capria, Walter Pedullà, Piero Bevilacqua, Luigi Maria Lombardi Satriani e Massimo Onofri, che quest’anno andrà a Salvatore Silvano Nigro.

Filologo, critico letterario, docente universitario, Nigro ha insegnato alla IULM di Milano, alla Sorbonne, all’École Normale Supérieure di Parigi, alla New York University, alla Indiana University, alla Yale, alla Scuola Normale di Pisa. Nel 2002 la Chicago University gli ha conferito una laurea honoris causa. I suoi libri (sulla novellistica del Quattrocento, sulla scrittura diaristica di Pontormo, sulla cultura barocca, su Manzoni, Soldati, Bassani, Tomasi di Lampedusa, Sciascia, Manganelli, Camilleri) sono tradotti in varie lingue. Scrive sul Domenicale del «Sole 24 Ore». Tra le sue opere ricordiamo La tabacchiera di don Lisander. Saggio sui Promessi sposi.