Premo Sila ’49: la decina finalista dell’XI edizione

Dalla sede cosentina della Fondazione Premio Sila è stata svelata la decina della undicesima edizione del Premio Sila ’49. Presenti ben tre titoli Einaudi e l’ultimo romanzo del calabrese Nicola H. Cosentino.

La decina del Premio Sila 2023 è così composta:

La penultima illusione di Ginevra Bompiani (Feltrinelli);

Dove non mi hai portata di Maria Grazia Calandrone (Einaudi);

Le tracce fantasma di Nicola H. Cosentino (minimum fax);

Il profilo dell’altra di Irene Graziosi (E/O);

Sempre tornare di Daniele Mencarelli (Mondadori);

Avere tutto di Marco Missiroli (Einaudi), già vincitore quest’anno del Premio Bagutta;

Il tuffatore di Elena Stancanelli (La Nave di Teseo);

Mastro Geppetto di Fabio Stassi (Sellerio);

Il continente bianco di Andrea Tarabbia (Bollati Boringhieri);

Trema la notte di Nadia Terranova (Einaudi).

Tra questi libri, selezionati tra i numerosi volumi giunti alla giuria del Premio, sarà scelto il successore de La città dei vivi di Nicola Lagioia, vincitore del Premio Sila 2022.

La storia del Premio Sila

Dalla sua nascita, avvenuta nel lontano 1949, il Premio Sila ha sempre rappresentato qualcosa di più di un semplice concorso letterario. I fondatori pensarono di offrire con l’istituzione del premio una risposta alla domanda e al bisogno di ricostruzione, anche culturale, che proveniva da vasti settori della società calabrese.

Il Sila, tra i più antichi premi letterari italiani, collocò, sin dalle sue prime edizioni, la Calabria nei circuiti culturali nazionali e nel vivo del dibattito tra correnti letterarie, scoprendo talenti e coinvolgendo nelle Giurie personalità del calibro di Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Luigi Russo, Leonida Répaci. Carlo Levi, Geno Pampaloni, Rosario Villari, Enzo Siciliano, Angelo Guglielmi.

Il nuovo Premio Sila ’49 vuole riprendere le fila di un discorso interrotto per stimolare, in un periodo storico complesso e difficile, la ricostruzione di un tessuto sociale attraverso percorsi culturali che richiedono attenzione, sensibilità e partecipazione. Oggi più che mai vogliamo ribadire il primato della cultura, della conoscenza, dell’esercizio dello spirito critico.

Antonio Pagliuso