Qualità della vita, le province calabresi male nella cultura e tempo libero

Nell’indagine annuale del “Sole 24 Ore” sulla qualità della vita in Italia, le province calabresi faticano anche nella cultura e il tempo libero. Se da una parte si sorride per le biblioteche e le librerie, dall’altra si piange per la scarsa offerta culturale e il basso indice di lettura dei quotidiani.

 

La 31esima indagine del “Sole 24 Ore” sul benessere nei territori ha confermato la Calabria come una delle regioni più disgraziate dell’intera Penisola. La città dove si vive meglio è Bologna, mentre la maglia nera di provincia con il più basso livello di qualità della vita è toccata a Crotone. La città pitagorica già lo scorso anno aveva sfiorato l’ultimo posto attestandosi 106esima.

L’indagine sulla qualità della vita in Italia, ultima Crotone

Se Atene piange, Sparta non ride, come si suole dire, e il detto è oltremodo calzante date le nobili origini greche di Crotone. Di fatti, non va tanto meglio alle altre province della regione: Vibo Valentia si colloca al 104° posto sulle 107 province italiane prese in esame, Catanzaro al 102° e Reggio Calabria al 95° gradino della graduatoria. All’86° posto Cosenza, prima provincia calabrese per qualità della vita.

La classifica stilata dal “Sole 24 Ore” – che risente della pandemia di Covid-19 che ha segnato il 2020 –, ha visto un crollo di Catanzaro che perde 17 posizioni rispetto al 2019 in cui si era posizionata 85esima provincia.
Scivola di 4 posizioni Reggio Calabria (era 91esima), ma resta – magra consolazione – lontana dallo sprofondo del decennio scorso quando dal 2013 al 2018 non riuscì a issarsi oltre il gradino numero 104 – addirittura provincia italiana in cui si vive peggio nell’anno 2015.
Perdono una posizione Vibo Valentia (era 103esima dodici mesi fa) e Crotone, che così sprofonda all’ultimo posto rimpiazzando nel poco onorevole ruolo Caltanissetta.
Unica provincia calabrese a guadagnare qualche posizione rispetto allo scorso anno è Cosenza che dal 96° sale al posto numero 86 – per la città bruzia il punto massimo fu nel 1999 quando raggiunse il 68° posto.

La cultura e il tempo libero in Calabria

L’analisi annuale del “Sole 24 Ore” sulla qualità della vita, cui le province della Calabria sono tristemente abbonate alle posizioni di fondo, prende in considerazione 90 indicatori suddivisi in 6 macro aree, dalla ricchezza e consumi alla demografia e società, dall’ambiente e servizi alla cultura e tempo libero.

Anche nella cultura e tempo libero la Calabria non sorride. Per quel che concerne la sottosezione, i parametri oggetto dell’indagine sono i seguenti: bar, ristoranti, biblioteche, piscine, cinema, librerie ogni mille abitanti, l’offerta culturale, i fondi europei destinati all’offerta culturale, naturale e turistica, spesa al botteghino per gli spettacoli, indice di lettura dei quotidiani, accessi internet, eventi sportivi, sportività sotto l’effetto Covid, palestre ogni centomila abitanti e partecipazione elettorale.

Crotone si colloca fanalino di coda anche nella classifica specifica della cultura e tempo libero che vede testa di serie Rimini.

Prima città calabrese classificata nella graduatoria è ancora Cosenza, che staziona al 79° posto (era all’81° nel 2019). Cosenza sorride per quel che riguarda le librerie sparse sul territorio (32esima provincia italiana) e per le biblioteche (34esima).

Si trova all’87° posto Catanzaro, trentatreesima provincia dello Stivale per numero di librerie.

Centesima nella speciale classifica concentrata soltanto sulla cultura e il tempo libero la provincia di Reggio Calabria; 49esima per le librerie, ma 83esima per le biblioteche e addirittura 102esima per l’offerta culturale in genere.

Lontanissimo il ricordo del 77° posto per la cultura raggiunto nel 2017 da Vibo Valentia, ora in 105esima posizione. La provincia sorride per i posti 43 e 44 ottenuti per librerie e biblioteche (tendenza comune per tutte le province calabresi), ma piange per l’ultima posizione nella spesa al botteghino degli spettacoli e la penultima nell’offerta culturale.

Dopo l’ultima piazza nella graduatoria generale sulla qualità della vita, Crotone si colloca mestamente ultima alla voce cultura e tempo libero.

Male pure nell’indice di lettura dei quotidiani

Tra i parametri in esame, salta all’occhio quello sull’indice di lettura dei quotidiani in Calabria, sul quale scivola un velo pietoso. Molto male tutte le province con Reggio Calabria e Catanzaro prima e seconda della regione con appena l’85° e 93° posto nazionale; sotto il centesimo scalino Vibo Valentia (103esima) Cosenza (106esima) e Crotone (ultima anche in questa microclassifica).

Antonio Pagliuso