Aiuta la creatività e la memoria, arricchisce il lessico e risulta fondamentale per la creazione del pensiero critico.

Sui benefici della lettura potremmo stare a disquisire per ore o – a dirla tutta – potremmo anche perderci nel testo di Ella Berthoud e Susan Elderkin, Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno (Sellerio).

Un prontuario che vuol essere una celebrazione delle proprietà curative di un buon libro. Potreste immaginare qualcosa di meglio di un romanzo e del suo scrittore a disposizione per porre rimedio a ogni vostro malanno? Rinvigorire mente e corpo; curare il raffreddore o l’influenza, il mal di testa, la malinconia, financo il mal d’amore e un cuore spezzato.

Leggi anche Recensioni: “La rosa nel bicchiere” di Franco Costabile

Ma sovviene il dubbio: siamo sicuri che faccia così bene?

Leggere fa male, quattro racconti che ribaltano il concetto romantico della lettura

Se già il critico letterario e saggista Alfonso Berardinelli aveva provato a metterci in guardia con Leggere è un rischio (Nottetempo), invitandoci a una riflessione sapiente sull’atto della lettura, Leggere fa male, ovvero alcune storie di esperienze infauste legate alla lettura, uscito per ABEditore, ci dà un nuovo punto di vista e ci invita (o sfida) a ragionare fuori dagli schemi. 

Leggere Fa Male (Piccola Guida Tascabile ai pericoli della Lettura), nata da una costola delle Piccole Guide Tascabili in Letteratura e in edizione limitata, è una raccolta di racconti che potrà sconvolgere la nostra visione anche romantica dell’atto di leggere per portarla a una dimensione nuova e inaspettata, angosciante e piena di orrori.

Orrori ben rappresentati dalle varie illustrazioni di ogni epoca che arricchiscono le pagine e dai quattro racconti contenuti nel prezioso volumetto, ben curato nei dettagli come ci ha abituato ABEditore e tascabile, ché di certi scritti sarà impossibile fare a meno e sentirete il bisogno di portarvelo sempre dietro. 

Le opere, tradotte da Antonella Castello, Federica Marsili e Annarita Tranfici, sono: Le circostanze adeguate, Ambrose Bierce; Lilith, Marcel Schwob; Ossa alle ossa, Edmund Gill Swain; Sussurranti presenze, Algernon Blackwood.

Quante volte falsi illuminati – imbonitori e affabulatori invero – vi hanno raccontato che leggere fa bene… Ebbene io vi dico: Balle! Bubbole! Chi tra le pagine dei libri ha trovato pace e ristoro è stato solo carezzato dalla fortuna; una biblioteca ben fornita non è una prova di grande coraggio, quanto la nobile maschera di una più sincera incoscienza.

Badate, temerari e disgraziati, rifuggite da questo seducente inganno! E se non siete disposti a fidarvi del mio ammonimento, ebbene, sono pronto a mostrarvi quanto aspro e periglioso sia il sentiero che con tanta leggerezza ammalia e corrompe.

Avanzate con coraggio; ne avrete bisogno!

Le circostanze adeguate di Ambrose Bierce

Prendiamo a esempio il primo racconto presente nel testo, Le circostanze adeguate di Ambrose Bierce, scrittore e giornalista statunitense, scritto nel 1889.

Il titolo contiene in sé un messaggio chiaro: per poter dare il giusto peso alla lettura e a ciò che si legge, non accozzaglia di caratteri stampati su carta, ma qualcosa dal significato più profondo, al lettore si richiede la giusta forma di rispetto nei confronti dello scrittore.

E per farlo il testo deve essere letto nelle giuste circostanze, appunto. È cosa buona e giusta, ci suggerisce Bierce, che il lettore si metta nelle condizioni di provare l’emozione che lo scrittore sta tentando di suscitare.

Impensabile immergersi pienamente e con il giusto stato d’animo in un racconto di fantasmi se ci si trova in un tram, magari affollato. Il protagonista, Colston, cerca di far capire all’amico Marsh che l’ambiente più adatto può incidere sul buon andamento e l’efficacia della storia.

E nel tentativo di far capire al suo interlocutore ciò che lo scuote nello spirito, è accompagnato da una agitata indignazione che pare esagerata e folle, ma esprime pienamente quell’amore per la lettura (e la scrittura) che scorre per tutte le pagine del testo e per il quale i protagonisti dei racconti sono pronti a tutto, anche alle conseguenze più stravaganti, ai flussi di coscienza che lasciano senza forze e alle sciagure.

Quindi, un racconto del terrore non può essere goduto in altro luogo che non sia una casa abbandonata in mezzo a un bosco in una notte di mezza estate, a rischiarare le pagine solo la luce di una candela. L’epilogo? Non potrà che essere tragico.

Le Piccole guide tascabili di ABEditore

Leggere Fa Male (Piccola Guida Tascabile ai pericoli della Lettura), è solo l’ultima di una serie di guide proposte dalla casa editrice che ha fatto della riproposizione dei testi meno noti di autori consacrati dalla Storia, e della riscoperta di opere del passato ingiustamente sottratte all’attenzione del pubblico, la sua peculiarità.

Tra le guide tascabili troviamo: Piccola Guida Tascabile alla Gastronomia non convenzionale in Letteratura, Piccola Guida Tascabile agli Animali Pericolosi in Letteratura, Piccola Guida Tascabile ai Luoghi da non Frequentare in Letteratura, Piccola Guida Tascabile ai Mestieri Sconsigliabili in Letteratura, Piccola Guida Tascabile agli (infidi) Oggetti di uso quotidiano in Letteratura