Abdulrazak Gurnah, Nobel Letteratura: “Ho pensato che fosse uno scherzo”

Stentava a crederci Abdulrazak Gurnah una volta ricevuta la notizia della vittoria del premio Nobel per la Letteratura 2021. Ma quando sarà possibile leggere i suoi romanzi in Italia?

“Ho pensato che fosse uno scherzo, tale è stata la sorpresa. Ho atteso che lo annunciassero in diretta mondiale prima di poterci credere.” Parole di Abdulrazak Gurnah, premio Nobel per la Letteratura 2021, in una intervista concessa alla Fondazione Nobel.

“I migranti sono una ricchezza” ha dichiarato inoltre lo scrittore nato nel 1948 a Zanzibar, isola al largo della costa della repubblica di Tanzania. E la questione dei migranti, riflessa nei temi del colonialismo e postcolonialismo, è sempre stata al centro dell’opera di Abdulrazak Gurnah.

“Molti di loro fuggono per necessità, e, francamente, anche perché hanno qualcosa da dare. Non vengono in Europa a mani vuote.”

Gurnah, che oggi vive a Brighton, Inghilterra, e ha da tempo ottenuto la cittadinanza britannica, nonostante mantenga ancora un forte legame con la sua terra natia, ha insegnato letteratura postcoloniale alla University of Kent e ha ricevuto l’insigne riconoscimento “per la sua penetrazione intransigente e compassionevole negli effetti del colonialismo e nel destino del rifugiato nel divario fra culture e continenti”. Questa la motivazione ufficiale comunicata dall’Accademia svedese.

Abdulrazak Gurnah, i suoi libri in italiano

Dello scrittore tanzaniano nel nostro paese sono stati pubblicati tre romanzi – Paradiso (1994), Sulla riva del mare (2001, con la traduzione di Alberto Cristofori) e Il disertore (2005. tradotto da Laura Noulian) –, editi da Garzanti, ma tutti e tre attualmente con i diritti d’autore scaduti e perciò fuori catalogo. Quando potremo leggere, dunque, i libri di Abdulrazak Gurnah, premio Nobel per la Letteratura 2021, in Italia?

Bisognerà armarsi di pazienza e attendere qualche mese, come è successo già lo scorso anno con la vincitrice del Nobel per la Letteratura 2020, la poetessa statunitense Louise Glück, della quale in Italia, al momento della proclamazione, erano state pubblicate appena due sillogi, da parte di due piccoli editori: Giano e Libreria Dante & Descartes.

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Frattanto, si potrà fare il timido tentativo di richiedere alla biblioteca della propria città le opere del narratore africano. Non sia mai che una copia dei tre romanzi citati, ancora impossibile da trovare in libreria, si trovi nascosta in un angolo polveroso della biblioteca a pochi passi da casa. Buona fortuna!

Antonio Pagliuso

Foto di PalFest – da Flickr di Liftarn Abulrazak Gurnah on Hebron Panel condivisa via Wikipedia con licenza CC BY 2.0