Le dune gialle di Cutro: l’Associazione Calanchi del Marchesato nei luoghi di Pier Paolo Pasolini

L’associazione Calanchi del Marchesato organizza una passeggiata letteraria sulle dune di Pasolini. Un percorso nei luoghi toccati dal poeta e regista durante il passaggio in Calabria del ’59.

Era l’estate del 1959 quando Pier Paolo Pasolini saliva a bordo della sua Fiat Millecento per percorrere, da Ventimiglia a Pachino, da Reggio Calabria – luogo in cui, scriveva, gli sarebbe piaciuto vivere e morirci, non di pace, ma di gioia – a Trieste, le coste della Penisola italiana. L’obiettivo era realizzare un reportage articolato in tre parti per la rivista “Successo” alla scoperta di un Paese in cambiamento, già nel cuore degli anni del boom economico; un popolo che andava imborghesendosi, una Italia che era e che non sarebbe più stata.

Nel reportage, oggi pubblicato in volume unico per i tipi di Guanda col titolo La lunga strada di sabbia, il letterato prossimo a cimentarsi nel cinema ci mostrò tutto il suo incontenibile entusiasmo una volta raggiunto il Sud; è lì che tutto gli si presentò più autentico, più genuino, è lì che si appalesò il sogno pasoliniano di innocenza; le persone in strada fino a notte fonda, il vociare rumoroso nei vicoli e nelle piazze, i bambini mezzi nudi che vanno su e giù per le spiagge.

Cutro contro Pasolini, l’anticalabrese

Un’atmosfera magica destinata però a essere rovinata dalla famosa querelle originata dalle parole che Pasolini scrisse per descrivere il suo passaggio – appunto, soltanto un passaggio – in Calabria, in particolare da Cutro, in prossimità di Crotone.

“Ecco, a un distendersi delle dune gialle, in una specie di altopiano, Cutro. Lo vedo correndo in macchina: ma è il luogo che più mi impressiona di tutto il lungo viaggio. È, veramente, il paese dei banditi, come si vede in certi westerns. Ecco le donne dei banditi, ecco i figli dei banditi. Si sente, non so da cosa, che siamo fuori dalla legge, o, se non dalla legge, dalla cultura del nostro mondo, a un altro livello. Nel sorriso dei giovani che tornano dal loro atroce lavoro, c’è un guizzo di troppa libertà, quasi di pazzia. Nel fervore che precede l’ora di cena l’omertà ha questa forma lieta: nel loro mondo si fa così. Ma intorno c’è una cornice di vuoto e di silenzio che fa paura.”

Dune gialle, luogo impressionante, banditi, fuori dalla legge, troppa libertà, pazzia, omertà. Parole che ferirono una certa classe politica del tempo: diffamazione dell’onore locale, diranno. Una diatriba che svanirà presto, come una bolla di sapone – Pasolini, bollato come “anticalabrese”, si vedrà comunque costretto a scrivere una risoluta risposta attraverso le colonne di “Paese Sera” –, ma che rimarrà indelebile nella biografia di PPP e nelle pagine che raccontano il suo rapporto con la Calabria.

L’evento di Calanchi del Marchesato

Oggi, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, l’associazione calabrese Calanchi del Marchesato organizza una passeggiata letteraria sulle dune di Pasolini, proponendo, lungo il cammino, performance estratte della sua opera poliedrica di poeta, romanziere, regista e saggista.

Sabato 9 aprile, a partire dalle 15, Cutro accoglierà quanti vorranno prendere parte alla originale iniziativa. Dalla porta dei calanchi, la passeggiata letteraria sulle orme di Pasolini si dipanerà tra panorami da togliere il fiato, biancane e colline che scivolano verso il mare, quelle stesse colline che il Poeta definì “dune immaginate da Kafka”.

Letture, musiche e performance teatrali

All’evento, ideato dallo scrittore Marco Ciconte e organizzato dall’associazione Calanchi del Marchesato, parteciperanno, tra performance teatrali e reading: Davide De Luca, Pino Fabiano, Marco Ciconte, Domenico Colosimo, Giuliano Carella, Marianna Lorenzano e Maria Teresa Di Napoli che interpreteranno alcuni brani estratti dall’immensa opera dello scrittore.

Previste, inoltre, performance musicali con musicisti e cantanti del territorio: Marzia Ruggieri – voce, Domenico Manico – chitarra, Ciccio Ierardi – chitarra, Massimo Scaramuzzino – voce, Antonio Olivo – chitarra, Domenico Ierardi – fisarmonica. Con la partecipazione di Sasà Megna e Francesco Turrà. Il pomeriggio in ricordo di PPP si concluderà con un convivio sui calanchi, con degustazione dei prodotti delle che aziende Termine Grosso Cantina e Casearia crotonese Chiellino.