restauro castello Carlo V Crotone

Il Castello Carlo V di Crotone, dichiarato interesse culturale nel 1965, risale all’XI secolo. L’intervento finanziato dal Ministero della Cultura sarà di 3 milioni di euro.

Comunicato stampa

È stato pubblicato sul sito di Invitalia Spa il bando di gara per la progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori sulla base del progetto definitivo, per l’intervento di “Recupero e ristrutturazione del Bastione di San Giacomo del Castello Carlo V di Crotone”. L’intervento è finanziato dal Ministero della Cultura nell’ambito del PON (FESR) “Cultura e Sviluppo” 2014-2020) per un ammontare di euro 3.000.000. Il soggetto attuatore dell’intervento è il Segretariato Regionale del MiC per la Calabria diretto da Salvatore Patamia.

Il Castello Carlo V risale all’XI secolo. Dopo la conquista della città da parte dei Normanni è tra i 75 castelli delle terre di Ruggero II. Dichiarato di interesse culturale nel 1965 ai sensi della legge 1089/39, è un grande complesso monumentale costituito da bastioni e cortine murarie che cingono una collina. La fortezza racchiude un’area di 13.560 m² ed ha un perimetro di 640 m.

Il Bastione San Giacomo è posizionato, in riferimento alle principali direzioni geografiche, nella zona sud-est del Castello, il cui ingresso è ubicato sul lato ovest. Entrati nel Castello, il percorso per raggiungere la sommità del Bastione è costituito da una rampa pavimentata con porfido che conduce sul lato sud del Castello, su un’area pavimentata anch’essa in porfido, che si estende dalla Torre Comandante al Bastione San Giacomo. Tale area attualmente non è fruibile in quanto, a seguito di indagini di caratterizzazione eseguite nell’ambito del progetto “Crotone. Castello di Carlo V. Interventi di bonifica e messa in sicurezza delle aree contaminate da NORM”, è risultata contaminata da NORM, pertanto richiede un intervento di messa in sicurezza mediante realizzazione di pavimentazione in calcestruzzo di spessore minimo di 11 cm e densità di 2,35 g/cm3.

Gli interventi al Castello Carlo V di Crotone

La sommità del Bastione San Giacomo nel tempo è stata oggetto di diversi interventi che hanno previsto la realizzazione di opere in calcestruzzo che hanno portato:

  • alla chiusura di vani e/o vuoti
  • allo smantellamento del sistema di allontanamento delle acque meteoriche
  • a rendere il piano di calpestio irregolare

Lungo il piano di calpestio sono presenti:

  • aperture di areazione/illuminazione chiuse con grate
  • basamenti in calcestruzzo con piastra superiore in acciaio su cui durante la prima guerra mondiale furono installate batterie costiere
  • vegetazione diffusa

Percorrendo le scale interne del Bastione San Giacomo, che si presentano poco regolari, è possibile giungere all’esterno del Castello Carlo V, mediante la postierla detta “Le Sette Porte”, che conduce all’orto botanico posto ai piedi dello stesso Bastione.

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Il Bastione San Giacomo, previa pulizia dei vani interni, sarà oggetto dei seguenti interventi:

  • ripristino della superficie sommitale
  • pulizia della muratura dei paramenti esterni, eliminazioni di elementi postumi (quali elementi in acciaio infissi), ripristino della muratura in corrispondenza delle aperture sui lati sud e ovest (vecchie bocche di fuoco)
  • chiusura dei fori lungo le pavimentazioni interne
  • chiusura dei fori lungo i paramenti ovest, in corrispondenza del vano ove è presente una palma, e lungo il paramento nord in corrispondenza del vano in cui è stata ricostruita la parete;
  • ripristino dei cancelli d’ingresso;
  • ripristino dell’illuminazione interna;
  • realizzazione del sistema di raccolta e allontanamento delle acque meteoriche.

La progettazione definitiva è stata curata dall’ex Soprintendenza ABAP per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, adesso Soprintendenza ABAP per le province di Catanzaro e Crotone.

Foto Ufficio stampa e promozione culturale Ministero della Cultura Calabria