Marco Follini racconta Aldo Moro e chiude la rassegna de Il Sabato del Villaggio

Non poteva esserci conclusione più emozionante per l’edizione numero sedici de Il Sabato del Villaggio, la rassegna culturale promossa e realizzata da Raffaele Gaetano, filosofo, studioso del pensiero leopardiano e autore di numerosi saggi (ultimo in ordine di tempo Per la Calabria selvaggia, volume che raccoglie 109 disegni inediti di soggetto calabrese realizzati dallo scrittore e illustratore inglese Edward Lear durante il suo avventuroso viaggio nel Sud Italia nel 1847).

Protagonista dell’appuntamento finale del Sabato del Villaggio, svoltosi a Lamezia Terme, Marco Follini, già vice presidente del Consiglio dei Ministri e fondatore dell’UDC. Il politico, sollecitato dal Gaetano, ha ripercorso il profilo umano e privato di Aldo Moro. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, l’ambasciatore Gianludovico De Martino di Montegiordano, il sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro e il presidente del Consiglio comunale Giancarlo Nicotera.

Al centro del dialogo con Follini è stata la vita privata di Aldo Moro, i suoi rapporti interpersonali, le sue manie. Ma il noto politico ha allargato il suo ragionamento anche alla tormentata vicenda del rapimento da parte delle Brigate Rosse, i cinquantacinque giorni nella cosiddetta prigione del popolo e l’amaro epilogo con l’uccisione dello statista democristiano. Per questo ha intrapreso un ulteriore percorso al fine di chiarire l’incidenza del momento storico sull’episodio particolare.

Quello con Marco Follini è stato l’ultimo evento di un cartellone che ha allineato personalità dello spessore di Pietrangelo Buttafuoco, Masolino D’Amico, Fabiana Cacciapuoti e che ha sempre fatto registrare il tutto esaurito e il totale apprezzamento del pubblico. La storica manifestazione ritornerà con la sua diciassettesima edizione nel 2023.