Recensioni: “Gotha” di Claudio Cordova

Nell’indagine che Claudio Cordova conduce in Gotha. Il legame indicibile tra ’ndrangheta, massoneria e servizi deviati (PaperFIRST) si scoprono le mille trame della organizzazione criminale più potente del mondo, dalle origini agli affari d’oro del nostro tempo.

Siete pronti a mettere in dubbio tanto di ciò che credevate di sapere finora su uno degli argomenti più battuti dalla stampa di questo secolo? A sciogliere luoghi comuni e pregiudizi per comprendere, sulla base di ricerche documentali e atti giudiziari, le radici e i legami nascosti dell’organizzazione criminale più ricca e potente della terra?

Attraverso una trattazione scientifica, che si avvale di fonti inedite e che non tralascia di analizzare in una chiave totalmente nuova episodi a volte molto noti, a volte dimenticati, in Gotha. Il legame indicibile tra ’ndrangheta, massoneria e servizi deviati (PaperFIRST), Claudio Cordova ci accompagna in una disamina che svela, con il tono divulgativo di un saggio o di un racconto, i misteri che hanno fatto la storia del nostro paese a partire dagli anni ’60 del Novecento – senza evitare di scivolare più indietro quando un nesso da afferrare lo richieda – per spiegare l’enorme e apparentemente inarrestabile forza propulsiva del fenomeno ’ndranghetista.

Gotha non è il solito libro sulla Calabria, dedicato ai calabresi, ambientato solo ed esclusivamente nei contesti degradati cui la stampa ci ha abituato: perché la ’ndrangheta è in realtà molto altro. È un’organizzazione che nel tempo ha saputo mutare, adattarsi per crescere, infiltrarsi per entrare a buon diritto nelle maglie del potere istituzionale, attraverso una “zona grigia” sempre più estesa e compromessa, che si ramifica nella magistratura, nella politica, nell’economia, nella Chiesa, nell’esercito e nelle forze di polizia.

Claudio Cordova, già ospite di Glicine associazione nel settembre 2020, mette il dito nella piaga dei “colletti bianchi”, nella rete dei servizi segreti deviati e della massoneria con la quale la ’ndrangheta entra in contatto già a partire dagli anni ’70: attraverso l’istituzione della Santa, una sovrastruttura d’élite che raccoglie i vertici dell’organizzazione criminale, e che comincia a trattare con chi detiene davvero le redini dello Stato: per “fare affari”, ottenere “rispettabilità” e soprattutto mantenere, nel silenzio, una tragica e a volte totale impunità.

Perché il fenomeno è talmente sommerso che, ancora oggi, i più lo ignorano o fingono d’ignorarlo, e le indagini di Cordova finiscono per gettare una luce del tutto nuova su episodi come l’omicidio Moro, le stragi di stato, il presunto suicidio del notaio Marrapoti, la rivolta di Reggio Calabria – che segna l’incontro fra la ’ndrangheta e la destra eversiva – che nessuno o quasi nessuno associa in maniera chiara a questo genere di matrice criminale.

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Gotha è un libro necessario, l’ennesimo colpo messo a segno dalla penna di un giornalista che si riconferma come uno dei presidi più efficaci dell’informazione d’inchiesta non solo calabrese, ma nazionale e internazionale.

Giulia De Sensi