“Dal Milite ignoto alla Marcia su Roma”, un libro per i 100 anni della traslazione della salma al Vittoriano

4 novembre 1921 – 4 novembre 2021: oggi si celebra il centenario della traslazione della salma del Milite ignoto, l’eroe-anti eroe, all’Altare della Patria.

“Quel viaggio fu importante in un paese lacerato dalla guerra, dalla povertà, dai morti. Unì l’Italia e costruì un sentimento di unità nazionale, cosa di cui abbiamo bisogno anche oggi. Recuperare il senso di unità nazionale, in cui ci si sente uniti intorno a valori comuni, è importante anche per affrontare il futuro” ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel giorno dell’arrivo alla stazione Termini di Roma del treno rievocativo del viaggio che fece cento anni fa il Milite Ignoto verso la sua sede definitiva nella Capitale.

Gaspari Editore ricorda quell’evento e quelli che seguirono fino alla Marcia su Roma con un libro illustrato scritto da Enrico Folisi dal titolo Dal Milite ignoto alla Marcia su Roma. Ottobre 1921 – ottobre 1922. Un percorso per immagini.

“Due eventi fondamentali nella storia patria attraverso un’interessantissima documentazione fotografica.”

Attraverso gli accurati servizi fotogiornalistici dell’Illustrazione Italiana e una precisa e ricca documentazione fotografica sono messi in luce tutti gli aspetti dei due eventi. Da una parte si fa il punto sul viaggio del Milite Ignoto dalla Basilica di Aquileia all’Altare della Patria che sancisce la nascita della Patria condivisa per gli italiani, dall’altra sulla Marcia su Roma delle squadracce fasciste fuorilegge che determinano la fine della legalità e di fatto la morte della Patria liberale con l’avvento di Mussolini al governo.

L’intera cerimonia dell’Ignoto Militi esaltò spontaneamente e nel dolore la memoria collettiva della Nazione, che riconobbe in quella tomba senza nome il proprio monumento nell’Altare della Patria, prima dell’avvento del fascismo, che alla fine di ottobre dell’anno successivo aprirà il sipario, attraverso la propria teatralità patriottica, a un nuovo ordine illiberale e antidemocratico, concludendo lì la propria marcia di conquista del potere, trasformata in parata consentita, e ripartendo parodisticamente e insieme tragicamente da esso.

Con il Milite Ignoto nacque l’eroe nuovo, quello della guerra di massa, l’eroe-anti eroe. Nel conflitto dei grandi numeri, l’anonimo caduto divenne il vero eroe, il soldato senza nome in cui tutto il popolo potesse riconoscersi, colui che combatté e morì in guerra, senza ipotizzare e aggiungere null’altro, né di importante né di effimero. Eliminati i discorsi ufficiali, tutte le fasi della cerimonia militare e civile, laica e clericale insieme, superarono di slancio la retorica che l’avevano vista nascere diventando da invenzione ideologica un evento sinceramente vero, reale, vivo. Tutte le parti politiche di un’Italia di scontri, anche mortali, furono momentaneamente pacificate in un avvenimento unico e irripetibile, quello al Milite Ignoto divenne l’ultimo estremo saluto al figlio, al marito, al fratello, al camerata, al compagno proletario ucciso da un altro uomo proletario o borghese, nobile o contadino, comunque carnefice di una vittima sconosciuta che incarnò tutti i martiri di guerra di un’Italia ritrovata, momentaneamente pacificata nel dolore sincero di tutte le componenti sociali, di tutte le parti politiche. (tratto dall’introduzione del volume)

L’autore

Enrico Folisi è storico dell’età contemporanea (Università di Udine) e documentarista. Ha al suo attivo la realizzazione di decine di pubblicazioni e di documentari per la didattica e la divulgazione della storia.