Premio Grand Continent: all’opera di Roberto Calasso la prima edizione

Per la sua prima edizione, il Premio Grand Continent è eccezionalmente assegnato a una figura cruciale della letteratura contemporanea: Roberto Calasso.

Comunicato stampa

Il Premio Grand Continent si trova in una posizione eccezionale: tra il Padiglione Mont Fréty a 2.200 metri di altitudine e la Punta Helbronner, montagna del Monte Bianco posta a 3.466 metri.

Il Premio riconosce ogni anno una grande narrazione europea. Ogni anno, dal 1° ottobre al 30 settembre, i corrispondenti della rivista “Grand Continent” leggono e recensiscono le novità letterarie in cinque aree spazi linguistici: tedesco, spagnolo, francese, italiano e polacco.

Da questa selezione, emerge almeno un candidato per lingua. Per ogni opera di narrativa, un’ampia traduzione di estratti e un’argomentazione critica sono presentati alla giuria che si riunisce a 3.466 metri per decidere il libro vincitore.

La prima edizione del riconoscimento è andata a Roberto Calasso.

A Roberto Calasso il primo Premio Grand Continent

Scrittore, critico e editore europeo di genio, Roberto Calasso (1941-2021) è stato un autore europeo. Attraverso il suo lavoro a capo della casa editrice Adelphi per far emergere i pensieri e le immaginazioni più esigenti, così come attraverso i titoli che compongono la sua vasta opera senza nome, tradotta in ventotto lingue, ha incarnato il rinnovamento dell’umanesimo europeo per più di sessant’anni. L’assegnazione di questa edizione eccezionale del Premio Grand Continent 2021 a Roberto Calasso è un modo per inserirlo nella lunga storia dell’umanesimo, tracciando allo stesso tempo una rotta per il futuro.

Il contributo di Calasso alla cultura europea non si è affatto limitato al lavoro in Adelphi. La sua attenzione costante alla magmatica attività del mercato editoriale si è manifestata anche nelle recensioni che ha pubblicato su quotidiani e periodici nazionali a cadenza irregolare per più di trent’anni.

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Soprattutto, Calasso è l’autore di una serie di volumi facenti parte di quella che lui stesso ha definito un’unica opera. Questa singolare composizione prende l’avvio nel 1983 con La rovina di Kasch e si compone di undici volumi: alla prima parte seguono infatti Le nozze di Cadmo e Armonia (1988), Ka (1996), K. (2002), Il rosa Tiepolo (2006), La Folie Baudelaire (2008), L’ardore (2010), Il cacciatore celeste (2016), L’innominabile attuale (2017), Il libro di tutti i libri (2019), La Tavoletta dei Destini (2020). L’assegnazione dell’edizione speciale 2021 del Premio Grand Continent a quest’opera, che è stata tradotta in ventotto lingue e letta in ventinove paesi diversi, è l’occasione per sottolineare alcune delle sue costanti e dei suoi punti cruciali.