Intervista Chiara Condò della libreria “Il pensiero meridiano” di Tropea borgo dei borghi 2021

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Chiara Condò, libraia de “Il pensiero meridiano”, la coloratissima libreria di Tropea, il Borgo dei Borghi d’Italia 2021.

Partiamo dal principio. Come e quando è nata l’idea di aprire una libreria nel pieno centro storico di Tropea?

«È una storia un po’ romanzesca; a diciotto anni avevo iniziato a lavorare stagionalmente per la libreria storica di Tropea (aperta dal 1994 al 2014), una libreria sita in via Roma e gestita in maniera molto personale dalla signora Caterina De Maria, ora scomparsa, per vent’anni la libraia di Tropea. Cercava un aiuto serale per la stagione estiva, periodo in cui gli orari sono molto lunghi, e io mi sono proposta. Conoscevo benissimo la libreria e lei mi ha subito accettata. Di estate in estate, per quattro o cinque anni, ho lavorato nella libreria, anche fino alle due del mattino. Dopo la laurea in Letteratura europea per l’editoria a Pisa con una specializzazione slavistica, mi sono iscritta alla scuola librai italiani di Roma e ho vinto una borsa di studio per il seminario di perfezionamento alla scuola per librai Umberto ed Elisabetta Mauri. L’esperienza formativa è stata splendida e ho avuto modo di fare il tirocinio in due librerie storiche del Veneto: la libreria Canova di Treviso e la Galla 1880 di Vicenza. Due settimane prima del mio esame alla scuola per librai, però, è successo che la signora De Maria è venuta a mancare e ho scoperto la sua volontà che fossi io a continuare il suo lavoro. Ho deciso perciò di tornare a Tropea, occuparmi della chiusura della vecchia libreria e pochi mesi dopo aprire la mia libreria con una nuova insegna, “Il pensiero meridiano”. Era il 21 marzo 2015.»

Nata il primo giorno di primavera del 2015 come una violetta o un gelsomino. Tralasciando gli ultimi tredici mesi disgraziati, la libreria ha traversato anche altri inverni in questi sei anni di attività?

«Io dico sempre che la libreria conosce tre pubblici e fasi differenti: quella del turismo italiano, del turismo straniero e la clientela dei locali. C’è da dire che Tropea non ha una biblioteca, e questo significa che tu libreria devi trasformarti di continuo per adeguarti al pubblico che muta. Mentre in estate bisogna solo vendere e sopravvivere all’afflusso di turisti e alle dodici o tredici ore di lavoro, in inverno, non avendo una biblioteca, il lavoro è di catalogo, di crescita e conoscenza del lettore, con i gruppi di lettura, gli incontri con gli autori, i corsi e i laboratori, i progetti con le scuole, ma soprattutto un laboratorio di educazione alla lettura per i bambini dell’asilo, in specie del Cottolengo. Attraverso delle letture animate, i bambini dai tre ai cinque anni hanno avuto il primo incontro con un libro con me. È stata una esperienza splendida perché questi bambini sono arrivati alle elementari con un rapporto con il libro che nessun altro aveva. In una regione come la Calabria che ha l’indice di lettura più basso d’Italia, in una provincia come quella di Vibo Valentia sempre nei bassifondi per la qualità della vita, i lettori non ci sono e perciò vanno creati. Se il bisogno non c’è sei tu che lo devi instillare nelle persone

Come vi siete reinventati in questo anno e mezzo assai complicato? Avete svolto delle nuove attività adeguate al periodo?

«È stato un anno che ci ha costretti a rifare tutto da capo. Il primo lockdown, tra l’altro, è arrivato proprio al compiere dei cinque anni di attività de “Il pensiero meridiano”. Prima di tutto abbiamo messo subito l’intero catalogo online sul nostro sito, dando l’opportunità alle persone di entrare virtualmente nella nostra libreria. Abbiamo fatto consegne a domicilio, servendo anche i tanti studenti universitari che hanno dovuto far ritorno in paese. I nostri gruppi di lettura, poi, sono diventati ovviamente tutti digitali, raccogliendo quelle persone che non sono di Tropea e ci seguono sui social, come i turisti. Noi siamo una libreria turistica, abituata alle partenze e alle distanze. Abbiamo inoltre fornito la spedizione gratuita in una prima fase e ora a tariffe molto agevoli con Libri da Asporto, un servizio di EnneW che ci permette di spedire in Italia e all’estero a condizioni davvero eccezionali. Ogni gruppo di lettura – i cui partecipanti hanno la spedizione gratuita del libro del mese – ha anche la possibilità di discutere online con un ospite speciale, un professionista dietro il libro in questione – un editore, un traduttore –; cosa che lega in maniera inedita case editrici e lettori. Un’ultima cosa bellissima sono le presentazioni online. Tropea è un posto periferico, lontano da altre città con librerie con cui potersi dividere i costi per portare un autore in presenza, perciò nessuno veniva da noi a presentare il suo libro, se non in estate. Adesso con le presentazioni online abbiamo avuto la possibilità di ampliare moltissimo pubblico e ospiti, senza limitazioni.»

Come avete accolta tra queste coloratissime mura la notizia dell’elezione di Tropea come Borgo dei Borghi d’Italia per il 2021?

«Dico sempre che vivere a Tropea è un privilegio, nonostante abbia anche le sue grandi difficoltà. È strepitoso che Tropea sia riuscita a vincere nel concorso del Borgo dei Borghi d’Italia nonostante tutte le criticità del territorio. È un riconoscimento che arriva dopo due anni di sforzo comune per riqualificare Tropea: il borgo adesso è molto più bello e ha una rinnovata identità. Siamo stati felicissimi, naturalmente, ma per noi tropeani Tropea era già il borgo più bello d’Italia.»

C’è un genere di libri sul quale si concentra particolarmente la vostra offerta?

«Bambini e ragazzi. Ripeto, qua a Tropea non c’è una biblioteca, perciò è essenziale lavorare sui più piccoli. Qui è pieno di adolescenti, poi, perché a Tropea sono collocate tutte le scuole superiori del comprensorio: il classico, lo scientifico, il turistico e l’alberghiero. Il gruppo di lettura dei ragazzi della libreria toccava anche quaranta membri. Inoltre abbiamo un forte scaffale di letteratura italiana per tutti gli studenti della Piccola università italiana per stranieri e uno scaffale di grammatica italiana per stranieri e romanzi in cinque lingue differenti: inglese, francese, tedesco, spagnolo e russo.»

Scopri Tropea, il Borgo dei borghi 2021

Che progetti avete qui a “Il pensiero meridiano” per l’estate ventura?

«Offrire un servizio ancora più strutturato e profondo. Rispetto a quando ho aperto, adesso ho competenze maggiori, quindi voglio essere ancora più brava e che le persone vengano qua in libreria e ne escano stravolte. Voglio diventare ancora più brava a portare il lettore esattamente al libro che stava cercando

Antonio Pagliuso