“Folgorazioni figurative”, Bologna ricorda il Pier Paolo Pasolini artista e cineasta

La mostra Folgorazioni figurative, aperta il 1° marzo, sarà visitabile fino al 16 ottobre nei rinnovati spazi espositivi del sottopasso di piazza Re Enzo (accanto alla centrale piazza del Nettuno).

Una lunga serie di scatti eccezionali, dal set di Accattone, Mamma Roma, Il Vangelo secondo Matteo, Edipo re, Medea, I racconti di CanterburySalò o le 120 giornate di Sodoma, e insieme ai “suoi” attori: Anna Magnani, i fratelli Sergio e Franco Citti, Margherita Caruso, Ninetto Davoli, Maria Callas. A Bologna è aperto Folgorazioni figurative, un suggestivo percorso espositivo sulle tracce del Pier Paolo Pasolini artista e cineasta.

Promossa dalla Cineteca di Bologna, nell’ambito delle celebrazioni del Comune di Bologna e di quelle del Comitato nazionale per il Centenario della nascita di Pasolini, con il patrocinio di Alma Mater Studiorum Università di Bologna, il sostegno del Ministero della cultura e della Regione Emilia Romagna, la partnership con Tper (con cui è realizzata la galleria di vetrofanie che ritraggono Pasolini esposte nelle pensiline della città) e Trenitalia Tper, la mostra sarà visitabile fino al prossimo 16 ottobre.

Dalla pittura, che imparò ad amare tra i banchi dell’Università di Bologna agli inizi degli anni quaranta, al cinema, che lo vide protagonista di una meravigliosa stagione negli anni sessanta e settanta. I capolavori dell’arte medievale e rinascimentale rivivono nel cinema di Pier Paolo Pasolini, sono riferimento visivo costante delle sue inquadrature, fonti d’ispirazioni o financo tableaux vivant. L’esposizione artistica indaga il modo in cui i grandi lavori della storia dell’arte abbiano influenzato la sperimentale opera cinematografica del regista.

Le Folgorazioni figurative furono quelle che illuminarono lo sguardo del giovane Pasolini, quelle che la mostra realizzata dalla Cineteca di Bologna ricostruisce mettendo a confronto le immagini della grande tradizione pittorica e quelle dei film di PPP (provenienti in gran parte dall’Archivio Pasolini della Cineteca), lungo un percorso cronologico che va dall’esordio di Accattone nel 1961 al postumo Salò o le 120 giornate di Sodoma del 1975.

Curata da Marco Antonio Bazzocchi, Roberto Chiesi e Gian Luca Farinelli, l’esposizione inaugura i nuovi spazi espositivi del sottopasso di piazza Re Enzo, accosta a piazza del Nettuno. Orari di apertura e biglietti disponibili sul sito della Cineteca di Bologna.