In occasione del Giorno del Ricordo, proponiamo 10 libri incentrati sul massacro delle foibe e delle conseguenze che esso provocò.
Per massacro delle foibe si intendono tutte le uccisioni perpetrate dai partigiani iugoslavi comandati da Tito (Josip Broz) contro gli italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia durante e al termine della Seconda guerra mondiale.
Le morti avvennero in gran parte nei campi di prigionia e in parte negli inghiottitoi carsici. Questi, chiamati foibe, rappresentarono la pagina più nera dell’eccidio ai danni del popolo italiano.
Le esecuzioni nelle foibe dei condannati erano terribili: le persone venivano legate tra loro ai polsi, poi venivano avvicinate al bordo delle cavità e a quel punto veniva fatto partire un colpo addosso al primo della catena che, crollando morente nella foiba, trascinava col suo peso tutte le altre persone legate a lui; persone cui sarebbe spettata una morte ancora più atroce sul fondo della voragine. Nel massacro delle foibe non perirono soltanto esponenti del distrutto partito fascista. Morirono in tal maniera anche tanti impiegati, insegnanti, sacerdoti e semplici cittadini che non volevano passare dalla parte dei partigiani.
Negli inghiottitoi naturali e in generale in tutta l’operazione di pulizia etnica, trovarono la morte tra le tremila e le cinquemila persone. Alcune fonti fanno salire il calcolo addirittura alla spaventosa vetta di undicimila vittime.
La tragedia delle foibe non si limitò ai soli morti, ma coinvolse circa trecentomila italiani d’Istria, di Fiume e della Dalmazia che in quegli anni si trovarono ad abbandonare per sempre le case in cui fino alla notte prima avevano dormito.
Il Giorno del Ricordo delle foibe, dopo decenni di oblio in cui scivolò il massacro, è istituito dal 2004 “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
È stato scelto il 10 febbraio perché è il giorno in cui, nel 1947, fu siglato il trattato di Parigi che consegnava l’Istria e vari territori della Venezia Giulia alla Iugoslavia.
Ricordiamo i massacri delle foibe con 10 libri che trattano il tema:
Parlavamo dell’oblio in cui la strage delle foibe è piombata per lunghi decenni, perciò cominciamo con il libro Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria di Gianni Oliva (216 pp. Mondadori, 2014) che ricostruisce, attraverso dati d’archivio, la lucida cronaca di quegli anni terribili.
Sempre col fine di ricordare quella pagina ancora sconosciuta ai più, è composto il libro Una grande tragedia dimenticata di Giuseppina Mellace (328 pp. Newton Compton, 2018). L’autrice ripercorre la storia delle foibe, consapevole di quanto ancora si tratti di un argomento tabù e si interroga sulla rimozione, durata decenni, della tragedia dai libri di storia.
Un libro appena pubblicato è E allora le foibe? di Eric Gobetti (136 pp. Laterza, 2021), studioso del fascismo e della resistenza nel corso della Seconda guerra mondiale, un’opera che prova a spiegare il vero dramma delle foibe, distruggendo tutte le strumentalizzazioni compiute da una certa politica nel corso degli ultimi anni.
Sempre di Eric Gobetti e sempre per i tipi Laterza è edito il volume Alleati del nemico. L’occupazione italiana in Jugoslavia (195 pp. Laterza, 2013) in cui si mette in risalto l’illusorio dominio dell’Italia fascista sui Balcani e il senso di vendetta, sostenuto da collaborazionisti italiani, maturato nell’animo delle popolazioni locali.
Italiani due volte di Dino Messina (298 pp. Solferino, 2019) tratta le due parti in cui si articola il dramma: quella delle persecuzioni e uccisioni e quella del triste esodo. Attenzione anche per il problema della città di Trieste che tornerà all’Italia soltanto nell’autunno del 1954.
Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio (333 pp. Rizzoli, 2006) è la ricostruzione dello storico Raoul Pupo della pulizia etnica ordita dai partigiani e della fuga del popolo autoctono italiano.
Ripercorre lo stesso schema – l’orrore delle foibe e il successivo esodo italiano – Sopravvissuti e dimenticati di Marco Girardo (160 pp. Paoline, 2006). Il volume è arricchito da una prefazione di Walter Veltroni.
Profughi d’Italia di Petra Di Laghi (160 pp. Erga, 2019), invece, si concentra esclusivamente sull’articolata seconda fase, quella dell’esodo giuliano-dalmata verso la Penisola italiana, in cui decine di migliaia di famiglie furono costrette a sparpagliarsi e a inventare una nuova vita.
Frediano Sessi è l’autore del volume Foibe rosse. Vita di Norma Cossetto uccisa in Istria nel ‘43 (149 pp. Marsilio, 2007). L’opera è un omaggio a Norma Cossetto, la ragazza simbolo del massacro delle foibe che, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1943, fu gettata ancora viva in un inghiottitoio. Norma aveva ventitré anni e studiava all’Università di Padova, facoltà di Lettere e filosofia; il suo fu uno dei primi corpi riconosciuti.
Concludiamo questo excursus nei 10 libri per ricordare le foibe con Magazzino 18. Storie di italiani esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia (176 pp. Mondadori, 2019) scritto a quattro mani dal cantante Simone Cristicchi e dal giornalista e fotografo Jan Bernas. Il magazzino 18 del titolo è quello del Porto Vecchio di Trieste in cui sono stipati sedie, letti, fotografie, lettere e ogni tipo di utensile di proprietà dei circa trecentomila italiani che dovettero lasciare forzatamente i territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia.
Foto di Pubblico dominio