I musei più strani del mondo: Museo Parassitologico di Meguro

Il Museo Parassitologico Meguro di Tokyo è senza dubbio uno dei musei più strani del pianeta. Al suo interno sono conservati oltre sessantamila parassiti, di ogni specie e forma. Tra questi pure una tenia di quasi nove metri di lunghezza.

Nel 1953 al dottor Satoru Kamegai balza in testa la creativa idea di dar vita a un museo mai visto, che raccoglie ed esibisce esseri viventi particolari. Nasce così, dalla testa e dalle tasche del medico giapponese, il Museo Parassitologico Meguro, che prende il nome dal quartiere di Tokyo in cui è sorto. Chiunque si trovi in città dovrebbe recarvisi: è di certo una tappa turistica fuori dal comune e per di più sono gli stessi visitatori che permettono al museo di sopravvivere grazie alle loro donazioni.

Al Museo Parassitologico Meguro una collezione di sessantamila parassiti

Nel museo vi sono più di sessantamila parassiti, di ogni specie e forma: i nematodi e i trematodi, cioè veri e propri vermiformi che infestano l’intestino e l’apparato digerente, dove trovano l’ambiente migliore per crescere e proliferare, i parassiti della malaria nonché insetti che vivono alle dipendenze di altri esseri viventi come veri parassiti.

Esposta una enorme tenia dalla storia particolare…

Il Museo Meguro divide queste creature a seconda dell’habitat da loro preferito: al primo piano, infatti, si collocano i parassiti dei pesci, mentre al secondo ve ne sono circa trecento che prediligono gli esseri umani. È qui che si trova la vera star del Meguro: una tenia di quasi nove metri, alla quale è dedicata la maggior parte del merchandising. Nel 1986 un giapponese ha ingerito il parassita in questione quand’era ancora un uovo e lo ha tenuto dentro di sé per tre mesi, giusto il tempo di fargli raggiungere gli 8.80 metri di lunghezza. Dopo l’operazione chirurgica di rimozione, lo sgradito ospite ha trovato casa nel museo, in cui però non è tenuto in una migliore considerazione: magliette, souvenir, oggetti vari tra gli articoli in vendita riportano slogan di opposizione alla tenia e ai parassiti in generale.

Al bookshop del Museo anche manuali di parassitologia

Tuttavia, nel bookshop non è presente soltanto merce buffa e bizzarra. Il Museo Meguro è anche un’occasione d’apprendimento su creature di cui non si conoscono o si sottovalutano gli effetti negativi e impattanti sul corpo. A questo scopo è possibile anche acquistare e consultare libri sull’argomento e manuali di microbiologia e parassitologia, di cui Kamegai era uno specialista, proprio per tenersi il più possibile alla larga da organismi nocivi con cui si può entrare a contatto nei modi più banali: lo sventurato paziente della tenia, infatti, aveva solamente mangiato del salmone crudo.

A rimarcare ancora di più che, oltre che un’esperienza turistica peculiare, è anche una visita istruttiva sopraggiunge la presenza di una biblioteca contenente volumi d’approfondimento e sui casi medici che hanno fatto scuola nell’ambito della parassitologia.

Un’avvertenza è d’obbligo: si consiglia la visita nei momenti lontani dai pasti, giacché osservare e curiosare tra le scaffalature potrebbe destare qualche malessere. Vedere allineati i barattoli di formaldeide con all’interno gli animali e i parassiti imbalsamati è solo per stomaci forti.

Camilla Elleboro

Foto di Laika ac from USA condivisa via Wikipedia con licenza CC BY-SA 2.0