Intervista ad Armando Di Lillo, autore de “Il livore”

Il livore (edito da Augh!) è il titolo della quarta opera letteraria di Armando Di Lillo, un romanzo che parla di un sentimento antico, imprevedibile, ingestibile, infido, capace di nascondersi in un’apparente tranquillità per anni e decenni prima di esplodere andando a sconvolgere il presente.

La trama del libro

La morte di Anna, dopo anni di sofferenze a seguito di un ictus, non sorprende nessuno, ma addolora ugualmente tutto il paese.

La famiglia si riunisce in casa di zia Imma, sua sorella, che nell’ultimo periodo l’aveva accolta per amore di sangue, non senza reticenze: certi avvenimenti del passato trascinano le proprie ombre nel presente, ancora e senza sosta. I giorni sono lenti, pesanti, insopportabili. Pian piano, un coro di personaggi, tra parenti diretti e acquisiti, si affaccia sulla scena nelle ore che precedono il funerale. ​Nell’intrico di rapporti tra anime affini o distanti, tra fratelli in litigio e cugini che vorrebbero solo dimenticare e andare avanti, si fanno strada i fantasmi del livore, quelli che nascono da tragedie mai elaborate, ma soprattutto da segreti taciuti.

L’INTERVISTA: