Le ceneri di Pasolini, Porno-Teo-Kolossal, Pasolini vs Warhol: ad Armonie d’Arte Festival un trittico dedicato a Pier Paolo Pasolini

Cento anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini e le celebrazioni proseguono in tutta Italia. A Montauro, provincia di Catanzaro, nell’ambito di Armonie d’Arte Festival, uno straordinario trittico ha ricordato il Poeta.

Attraverso la lettura del testo Le ceneri di Pasolini di Igor Esposito, la voce del celebre attore Peppino Mazzotta ha accolto il pubblico di Armonie d’Arte Festival per l’eccezionale trittico, con la regia di Francesco Saponaro, dedicato a Pier Paolo Pasolini nell’anno del centesimo anniversario dalla nascita.

Lo spettacolo ospitato nello scenario sbalorditivo della Grangia di Sant’Anna di Montauro – complesso risalente all’XI secolo sito negli antichi possedimenti di Ruggero d’Altavilla, gran conte di Sicilia e conte di Calabria – principia dalla fine, con il racconto delle ultime ore dell’intellettuale e poeta italiano, la notte tra il 1° e il 2 novembre 1975: l’incontro al bar in piazza dei Cinquecento, a pochi passi dalla stazione di Roma Termini, tra Pier Paolo Pasolini, PPP il “Gattaccio”, e Pino Pelosi, PP la “Rana”, la cena in trattoria sulle sponde del Tevere, la corsa verso il lungomare di Ostia, il congresso carnale, l’alterco, la colluttazione e la morte – tuttora avvolta da nubi cineree – col “cuore scoppiato” sotto le ruote della Alfa Romeo Giulia GT del Poeta.

Mira delle celebrazioni e commemorazioni organizzate per tutta la Penisola è sottolineare quanto la “brezza poetica” di Pasolini non si sia placata con la sua fine violenta; rivelatosi il suo fondo cassandrico, PPP continua a fare parlare di sé. Anche per i suoi scontri mediatici, reali o costruiti, come quello con il pittore Andy Warhol che caratterizza la seconda parte del trittico, Pasolini vs Warhol, ma soprattutto per il suo pensiero e la sua voce scritta al centro del momento campale dello spettacolo coincidente con l’ingresso in scena dell’attrice Anna Bonaiuto.

La premiata artista, David di Donatello nel 1995 come migliore attrice protagonista per L’amore molesto, ha accompagnato il pubblico della Grangia nel viaggio di Porno-Teo-Kolossal, incompiuto trattamento cinematografico di Pier Paolo Pasolini scritto per Eduardo De Filippo. Un viaggio, abbiamo detto, che vede la sua prima stazione in Sodoma, la città in cui l’eterosessualità è anomalia e non dà invece scandalo il susseguirsi degli abusi omosessuali che si consumano alla luce del sole. La seconda stazione è quella di Gomorra, dove invece l’amore maschile verso la carne femminile è addirittura “furibondo e disperato”; prima di tutto l’unico possibile. Lo scandalo a Gomorra sono i “ricchioni”, obiettivo dell’ira di una generazione senza alcun valore, cieca e corrotta.

Il suicidio collettivo, infine, pare l’unica soluzione a Numanzia, stazione della capitale di stampo clericale e fascista, annichilita dalla violenza di regime che ha mortificato la speranza di un socialismo democratico e pienamente libertario. “Scenografie fantasmagoriche” create da Pier Paolo Pasolini e sublimate dalla Bonaiuto che hanno illuminato le pietre medievali della Grangia di Sant’Anna.

Il sito culturale ospiterà altri due eventi inseriti all’interno del ricco cartellone della ventiduesima edizione del Festival ideato e curato da Chiara Giordano: il 17 agosto il concerto dei musicisti Viktoria Mullova (violino) e Misha Mullov-Abbado (contrabbasso) e il 22 agosto l’esibizione del giovane violinista Premio Paganini 2021 Giuseppe Gibboni.

Antonio Pagliuso

Foto di Armonie d’Arte Festival