Marc Chagall, la struggente fiaba russa del pittore erranteFoto di Rokus Cornelis condivisa via Wikipedia con licenza CC 3.0

Marc Chagall, la lunga carriera del pittore delle fiabe, tra amore e arte, dalla natia Russia al Nuovo Mondo.

Marc Chagall (Moishe Segal, il nome ebraico, e Mark Zacharovič Šagal, il nome russo prima della europeizzazione) è stato un pittore russo naturalizzato francese. Chagall è nato il 7 luglio 1887 a Lëzna, piccolo comune bielorusso abitato in prevalenza da ebrei, un paese che per l’Impero russo fungeva da accesso al mondo occidentale. 

La vita dell’artista è stata lunga e ricca di soddisfazioni, segnata dall’invasione dei cosacchi che attaccano il villaggio natale di Chagall nei giorni della sua nascita.

Discendente di una famiglia molto religiosa e di lingua yiddish (la lingua degli ebrei aschenaziti), il giovane Chagall è però un ragazzo affamato di vita. Studia così nelle esclusive scuole russe e, finiti gli studi, convince i famigliari di lasciarlo libero di intraprendere la carriera artistica, nettamente vietata dalla Torah (riferimento della religione ebraica), e comincia a frequentare i pochi fotografi e pittori della sua cittadina apprendendo i primi rudimenti artistici. Quando ha 19 anni abbandona la terra natia alla volta di San Pietroburgo, allora capitale russa, studiando presso la locale Accademia Russa di Belle Arti.

Le prime opere

Nel 1910, prima che i venti rivoluzionari cominciassero a spirare con maggior potenza, Marc Chagall lascia la Russia e si stabilisce a Parigi. Qui si avvicina alle avanguardie europee (Cubismo e Fauvismo in particolare) conoscendo personalità come Guillaume Apollinaire e Robert Delaunay. Del periodo parigino sono le sue prime opere di valore: Alla Russia, agli asini e agli altri, Il Santo vetturino e Io e il villaggio.

È il 1914 l’anno del suo ritorno a Lëzna dove sposa Bella Rosenfeld e dove è costretto a rimanere per lunghi anni a causa della Prima guerra mondiale e della rivoluzione russa. Con l’avvento di Lenin, inoltre, Chagall viene nominato Commissario per le arti di Vicebsk. In questi anni il pittore ritorna a San Pietroburgo (ora diventata Pietrogrado) lavorando al Ministero della Guerra, conosce i grandi poeti russi Boris Pasternak, Sergej Esenin e Vladimir Majakovskij e dipinge altri capolavori come L’Ebreo in rosa, La passeggiata e Compleanno. Tra i soggetti più ricorrenti delle sue opere il mistero della nascita, i paesaggi e le feste della tradizione ebraica.

A cavallo tra il primo e il secondo conflitto bellico la fama di Chagall cresce in maniera esponenziale, viaggia, espone i suoi quadri in giro per l’Europa, ma l’invasione nazista lo costringe a lasciare il Vecchio Continente. Nell’estate del 1941 la famiglia Chagall (Marc, Bella e la figlia dei due, Ida) approda negli Stati Uniti. Nel ’44 una tragedia colpisce il pittore: per un’infezione malcurata muore la moglie Bella. Depresso per la morte dell’amata, Chagall riprenderà a vivere solo grazie alla figlia Ida che gli presenta la canadese Virginia Haggard McNeil. Chagall e Virginia inizieranno una relazione che avrà come frutto il figlio David nato il 22 giugno 1946.

Nel 1948 il pittore ritorna in Francia e nel 1952 si risposerà con Valentina Brodsky, detta Vava, di venticinque anni più giovane. Continua a dipingere quadri e a decorare monumenti come il soffitto dell’Opéra di Parigi e la facciata della Metropolitan Opera House di New York.

Marc Chagall, la struggente fiaba russa del pittore errante
Foto di Sailko – Own work condivisa via Wikipedia con licenza CC BY-SA 4.0

Gli ultimi anni

Nel 1985, pochi mesi prima della morte, Marc Chagall decide di donare parte delle sue opere al Museo Chagall di Vicebsk, ma il governo della Repubblica socialista sovietica bielorussa declinò la gentile offerta. Oggi il Museo Chagall ospita soltanto alcune grafiche donate da amici del pittore. È possibile ammirare le opere di Chagall in vari musei del mondo come il Museum of Modern Art di New York, il Museo di Stato Russo di San Pietroburgo e lo Stedelijk Museum di Amsterdam. In Italia sono conservati un suo Autoritratto nella collezione degli Uffizi di Firenze e la Pioggia al Peggy Guggenheim di Venezia.

Il 19 settembre scorso si è aperta a Palazzo Roverella a Rovigo una mostra dedicata interamente al pittore russo titolata “Anche la mia Russia mi amerà”. Purtroppo l’esposizione è sospesa fino al 15 gennaio causa pandemia.

Chagall muore a 97 anni a Saint-Paul-de-Vence, dove risiedeva da anni, il 28 marzo 1985. Oggi riposa nel cimitero del piccolo comune della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.

Antonio Pagliuso

Foto di Rokus Cornelis condivisa via Wikipedia con licenza CC 3.0