Mario Desiati vince il Premio Strega 2022 con “Spatriati”

È Mario Desiati con Spatriati il vincitore del LXXVI Premio Strega. Nella cornice del Museo etrusco di Villa Giulia lo scrittore pugliese ha trionfato con 166 voti.

La giuria presidiata da Emanuele Trevi, ultimo vincitore del titolo, ha decretato Mario Desiati con Spatriati, edito da Einaudi, vincitore dell’edizione numero settantasei del Premio Strega.

È il libro dello scrittore pugliese a uscire trionfatore dell’accesa sfida che ha visto per la prima volta fronteggiarsi ben sette autori. Sotto la pioggia che si è battuta a oltranza sul Ninfeo del Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, in diretta su Rai Tre e con la conduzione di Geppi Cucciari, Mario Desiati ha superato gli altri sei pretendenti al Premio Strega 2022: Marco Amerighi con Randagi (Bollati Boringhieri), Alessandra Carati con E poi saremo salvi (Mondadori), Veronica Raimo con Niente di vero (Einaudi, romanzo già Premio Strega Giovani 2022),  Claudio Piersanti con Quel maledetto Vronskij (Rizzoli), Fabio Bacà con Nova (Adelphi) e Veronica Galletta con Nina sull’argine (minimum fax).

Nello specifico, Spatriati ha ottenuto 166 voti; secondo piazzato Quel maledetto Vronskij di Claudio Piersanti con 90 preferenze.

Il libro vincitore del Premio Strega 2022

Il romanzo di Mario Desiati (nato a Locorotondo nel 1977, ma cresciuto a Martina Franca), è stato presentato come possibile candidato al premio letterario da Alessandro Piperno. 

“Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell’atrio della scuola: è una folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Cresceranno insieme, bisticciando come l’acqua e il fuoco, divergenti e inquieti. Lei spavalda, capelli rossi e cravatta, sempre in fuga, lui schivo ma bruciato dalla curiosità erotica. Sono due spatriati, irregolari, o semplicemente giovani. Un romanzo sull’appartenenza e l’accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.”

Con Spatriati, Desiati riesce a mettere le mani sul premio che nel 2011, raggiungendo la cinquina con Ternitti, aveva soltanto sfiorato – in quella edizione a vincere fu Edoardo Nesi con Storia della mia gente.

Mario Desiati segue Emanuele Trevi, vincitore la scorsa estate con Due vite, nell’albo d’oro del più prestigioso premio letterario del Paese, nato nel 1947 grazie alla letterata e mecenate Maria Bellonci e all’imprenditore Guido Alberti, proprietario dell’azienda Liquore Strega.

Antonio Pagliuso