Rita Dalla Chiesa

Il mio valzer con papà (Rai libri) è la storia d’amore tra una figlia, Rita dalla Chiesa, e un padre, il generale Carlo Alberto, barbaramente ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982.

Rita dalla Chiesa è l’autrice de Il mio valzer con papà, pubblicato da Rai libri, un libro che è la storia d’amore tra una figlia e un padre; una storia fatta di presenze, assenze, di gelosia, di mazzi di roselline rosa per festeggiare la nascita, di preoccupazioni, di sorrisi ricevuti e di sorrisi negati.

Rita dalla Chiesa inizia a ricordare la vita familiare dalla sua venuta al mondo fino alla tragica morte del padre il generale dalla Chiesa. La solida coppia costituita dai genitori Carlo Alberto e Dora sarà per sempre un faro di luce nei tanti momenti bui della vita dell’autrice, un amore impossibile da ricreare nella propria vita coniugale perché troppo alto, puro, irripetibile. Sarà la base dell’unione tra Rita e i suoi due fratelli, Nando e Simona, a cui il padre lascerà come testamento spirituale​ parole forti: “Vogliatevi sempre il bene di ora!”.

Alle ore 21.15 del 3 settembre​ 1982, ventiquattro giorni prima del suo sessantaduesimo compleanno, in via Isidoro Carini a​ Palermo, la​ A112​ con a bordo il prefetto e la seconda moglie​ Emanuela Setti Carraro fu affiancata ​da un’altra vettura, una​ BMW, dalla quale partì una raffica di colpi di​ kalashnikov.
Carlo Alberto dalla Chiesa e Emanuela Setti Carraro perirono nell’agguato che sconvolse la Penisola.

Da quel giorno Rita e i fratelli non hanno mai smesso di essere uniti e di tenere alto il ricordo di quel grande uomo che è stato loro padre. Il mio valzer con papà è un diario intriso di tenerezza, di speranza, di tenacia, e di tutti i sentimenti che sono occorsi per sopravvivere alla scomparsa di un affetto impareggiabile e insostituibile e riuscire a trasformare il presente in recupero della memoria utile per le generazioni presenti e le future.

Le quattro parti in cui il testo è diviso scandiscono le fasi di vita dell’autrice: Il topino di papà, La figlia più ribelle, Via dal nido e, infine, Verso un nuovo inizio.
Ma dato che, come scrivevano rispettivamente Mary Shelley e Madame de Staël, l’inizio è sempre oggi e nella vita non esistono che gli inizi, la dalla Chiesa, da donna coraggiosa, volitiva, ostinata s’impone di ricominciare ogni giorno pur nell’immane dolore che fa parte di lei da quel maledetto 3 settembre 1982. Questo avrebbe voluto suo padre, e lei lo sa, al pari di Nando e di Simona.

Il sottotitolo del volume Un ritratto famigliare del generale dalla Chiesa coglie nel segno, leggiamo rigo dopo rigo la descrizione precisa del carattere del generale vista con gli occhi di una figlia innamorata.
Dopo l’opera prima Mi salvo da sola (Mondadori), Rita dalla Chiesa torna a consegnarci un racconto potente che dalla data di pubblicazione a oggi è già apprezzatissimo dal pubblico di lettori.

Giornalista e conduttrice televisiva nota per diversi programmi tra cui “Vediamoci sul due”, “Pane e marmellata” e l’amatissimo “Forum”, Rita dalla Chiesa si propone da un paio di anni anche come valida scrittrice e apre il suo cuore per fare partecipi i suoi tanti fan di momenti intimi, ma d’interesse collettivo perché hanno al centro una delle figure più limpide nella lotta al malaffare e alla criminalità della storia d’Italia.

Daniela Rabia