Borghi in Festival: tra i progetti vincitori c’è quello della calabrese Roghudi

Sono 8 i progetti vincitori dell’avviso pubblico Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori. Tra questi il piccolo borgo fantasma di Roghudi, in provincia di Reggio Calabria.

Sono 8 i progetti vincitori dell’avviso pubblico Borghi in Festival. Comunità, cultura, impresa per la rigenerazione dei territori, 7 dei quali presentati da Comuni in rete e 1 singolarmente, per un totale di 52 Comuni coinvolti su tutto il territorio nazionale. I progetti selezionati sono stati presentati dai seguenti comuni capofila: Comunanza (AP), Prizzi (PA), Orani (NU), Stregna (UD), Valloriate (CN), Mulazzo (MS), Revine Lago (TV) e Roghudi (RC).

Il progetto di Roghudi

“Arcadia – Progetto per la valorizzazione dell’area grecanica” è il titolo del progetto presentato da Roghudi, il piccolo comune della provincia di Reggio Calabria, tra i vincitori dell’avviso pubblico Borghi in Festival per la rigenerazione culturale, turistica ed economico-sociale dei piccoli comuni.

Il borgo fantasma di Roghudi

Roghudi è un borgo abbandonato in provincia di Reggio Calabria dichiarato inagibile dal 1971. Un luogo fermo nel tempo, in un istante catturato dall’uomo e dalla natura che racchiude i resti delle casette costruite a picco sui precipizi, strette viuzze e scorci magici di un paesaggio naturale incontaminato. Il borgo è disabitato e, dal 1988, il nuovo centro sorge a circa quaranta chilometri più a sud del borgo originario, nei pressi di Melito di Porto Salvo. Roghudi è uno dei paesi dell’area ellenofona, la cui comunità è tra le ultime a parlare il grecanico o greco calabrese.

“I borghi italiani costituiscono la spina dorsale del nostro Paese, dove si è formata parte considerevole della nostra identità – afferma il Ministro della Cultura Dario Franceschini – Per questo il governo ha fortemente voluto un piano nazionale per il recupero di queste realtà, finanziandolo con un miliardo di euro nel contesto del PNRR. Queste risorse verranno utilizzate per restaurarne gli spazi pubblici e gli edifici storici, migliorare i collegamenti fisici e digitali alle reti infrastrutturali nazionali, incentivare le iniziative imprenditoriali e commerciali nelle aree interne del Paese, incoraggiandone il ripopolamento già in atto.”

La Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha potuto reperire ulteriori risorse per incrementare di 563.000 euro il budget inizialmente previsto di 750.000 euro, per un totale complessivo di 1.313.000 euro, in modo da permettere a tante differenti realtà, distribuite sul territorio italiano, di intraprendere progetti che puntino alla rigenerazione dei territori e che siano allo stesso tempo fortemente connessi alle comunità. Un ulteriore stimolo ai Comuni ad agire come una filiera, unendosi in rete e avviando partnership con enti istituzionali, privati, associazioni e cittadinanza attiva. Obiettivi strategici principali dell’avviso pubblico sono: la promozione e il sostegno della qualità e delle eccellenze dei territori dei borghi italiani; la costruzione di opportunità per il miglioramento socio-economico delle aree individuate, anche prevedendo l’incubazione di imprese culturali e creative innovative di comunità e promuovendo attività di rigenerazione urbana a medio e lungo termine; la promozione e il sostegno di contenuti innovativi nelle attività di educazione, formazione e sviluppo; il rafforzamento e l’integrazione dell’offerta turistica e culturale dei territori; lo sviluppo di un approccio progettuale integrato e pratiche innovative ed inclusive; l’incentivo di progettualità orientate alla sostenibilità, anche attraverso l’impiego delle nuove tecnologie.

L’obbligatorio coinvolgimento di partner profit e non profit previsto da Borghi in Festival permette inoltre una diffusione capillare dei progetti a livello locale, provinciale e regionale, attraverso la stipula di specifici accordi di partenariato. La Commissione, nel valutare i dossier, ha tenuto conto in particolare dell’innovatività, della sostenibilità e dell’accessibilità delle proposte presentate, nonché del coinvolgimento della cittadinanza e dell’impatto sul territorio, con particolare attenzione alle aree prioritarie e complesse.

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Cosa dovranno fare i progetti vincitori

I progetti vincitori prevedono la realizzazione di un fitto programma di eventi culturali, concerti e spettacoli teatrali, performance e reading, laboratori e workshop; sono coinvolte anche le attività produttive, che promuovono l’artigianato artistico locale e l’eccellenza del “saper fare”; sono organizzati percorsi alla scoperta dei territori, tavole rotonde e residenze per artisti; focus sui temi dello sviluppo sostenibile e della rigenerazione territoriale, anche post-sisma, e recupero di spazi in disuso da restituire alla collettività; particolare attenzione è dato allo scambio di buone pratiche, all’utilizzo di elementi di innovazione tecnologica e alla nascita di percorsi di formazione destinati ai giovani abitanti dei borghi.

Foto Segretariato Regionale del MiC per la Calabria