Mario Lodi 100 anni

Cento anni fa nasceva Mario Lodi, il maestro di Vho, lo scrittore e pedagogista che mise i bambini al centro della sua azione educativa perché “insegnare a parlare significa insegnare a pensare”.

Buon compleanno, maestro Mario Lodi. Di certo non dimostri la tua età: cento anni – nascevi proprio il 17 febbraio 1922 –, arricchiti da una rivoluzione gentile e da tanta sapienza di pensiero e azione. Hai messo i più piccoli al centro di tutto; hai coniugato i verbi all’infinito presente, in un essere che è innanzitutto esserci. Non c’è posto per una cattedra nella tua classe, non ne senti la necessità: ti basta una sedia per accomodarti accanto ai tuoi bambini, desiderosi di te e del tuo profondo sentire. Li ascolti con attenzione, mettendo in pratica saldi principi della democrazia, della libertà e del cristianesimo.

Vuoi crescere cittadini responsabili, attraverso un percorso che parta dal basso, tenendo in considerazione ciò che i bambini già conoscono e associando le materie scolastiche alla realtà. Dai voce a quelle piccole voci e lo fai tra le pagine nei giornali di classe, nei testi illustrati, nei tuoi libri, pronti a trasformare un’aula grigia nella più bella stanza del mondo, perché “insegnare a parlare significa insegnare a pensare”.

Una rivoluzione costruttiva, mai distruttiva

Desideri una scuola senza voti, che possa cambiare le risorse in opportunità, che renda i talenti di tutti e di ciascuno un trampolino di lancio, per la condivisione di un sapere che abbia un aspetto non nozionistico, ma che tragga frutto e ispirazione dall’esperienza personale e collettiva. Accogli tutto e tutti con un messaggio di speranza, di cambiamento, di costruzione, ascoltando, raccontando, rispondendo ai mille perché di studenti e docenti. Con grande amore incondizionato non critichi mai la scuola che tanto ami, anche di fronte alle incursioni meno felici della politica, alle riforme incomprensibili, alle testimonianze negative di una pratica didattica lontanissima dal tuo pensiero.

Strumenti di lavoro costruiti dai bambini e per i bambini

Ci sembra di vederti, mentre ti muovi ancora tra sogno e realtà nella Casa delle arti e del gioco, una cascina nata nel 1989, grazie al Premio internazionale Lego e alla tua azione costantemente formativa. Ti destreggi tra i laboratori di stampa del giornalino, le conversazioni in forma assembleare, l’economia del quotidiano che insegna la matematica, lo studio e la ricerca nel campo dell’espressività spontanea, la biblioteca di lavoro, guide, letture, documenti, carte operative, storie, giochi. Strumenti di lavoro, costruiti assieme ai bambini e per i bambini, di un valore didattico e artistico elevatissimo. È la straordinaria semplicità del quotidiano, che con te assume valore di dignità.

Mario Lodi, il maestro di Vho

E oggi, in un tempo di profonde trasformazioni, tra percorsi efficienti ed efficaci, risuona forte la tua voce, l’attualità delle tue ricerche (condotte all’inizio degli anni’50 del secolo scorso) di una natura viva e presente nell’esperienza, nel racconto e nella narrazione. Restano i tuoi testi, le tue parole, il filmato del grande regista Vittorio De Seta e persino la Costituzione riscritta per i bambini in occasione del sessantesimo anniversario dalla sua promulgazione. E oggi non c’è insegnante che non ti conosca, che non conosca il maestro di Vho; non c’è libreria non abbia Cipì tra i suoi scaffali. Grazie maestro, perché continui a parlarci, a raccontarci le tue storie, a credere nei sogni di ogni bambino, a entusiasmarci e, anche se ora il cielo sembra più buio perché non ci sei più, ci regali una o più stelle… tra le più luminose!

“Nel crepuscolo alcuni colori squillavano ancora sui muri e sugli alberi, poi la sera, con delicatezza cancellò gradualmente i suoni e la quiete della notte avvolse tutto. Allora, luminose, a una a una apparvero le stelle, mentre più buio diventava il cielo senza luna.” [da A TV spenta. Diario del ritorno di Mario Lodi]

Elisa Chiriano

Foto copertina Cominciare dal bambino di Mario Lodi (Rizzoli)