La mostra dedicata alla poetessa Wisława Szymborska, allestita presso il Museo d’arte contemporanea Villa Croce di Genova, sarà visitabile fino al prossimo 3 settembre 2023.
È stata inaugurata a Genova, al Museo d’arte contemporanea Villa Croce, una mostra monografica in ricordo di Wisława Szymborska, la poetessa nata il 2 luglio 1923, esattamente cento anni fa, a Kórnik, centro rurale della Polonia centroccidentale.
La mostra di Genova in omaggio a Wisława Szymborska
La esposizione permetterà di svolgere un viaggio immersivo e intimo nell’universo creativo della grande poetessa polacca, Premio Nobel per la Letteratura nel 1996. Si scopriranno documenti, fotografie, carteggi, opere grafiche inediti.
Frequentatrice delle avanguardie, da giovane la Szymborska si cimentò nel mondo dell’illustrazione, passione poi passata in secondo piano soppiantata dai versi, ma che la autrice non abbandonò mai del tutto. Punto focale della mostra è il laboratorio artistico della poetessa in cui sono collegati i suoi collages e i frammenti del taccuino. Esposti, in aggiunta, anche fotografie, documenti e un libro illustrato in età giovanile dalla Szymborska.
Il percorso espositivo aperto nella città Capitale italiana del Libro 2023 è scandito da una selezione di massime della grande autrice, estratte dalle sue poesie.
La mostra è aperta fino al prossimo 3 settembre
La mostra dal titolo “Wisława Szymborska. La gioia di scrivere” – ripreso il titolo della raccolta di tutte le liriche edita da Adelphi – sarà visitabile fino al 3 settembre 2023 ed è curata da Sergio Maifredi, allestita dallo scenografo Michal Jandura, con la consulenza e collaborazione scientifica di Andrea Ceccherelli e Luigi Marinelli, è sostenuta da IREN ed è prodotta da Comune di Genova e Teatro Pubblico Ligure, in coproduzione con l’Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, con il patrocinio della Fondazione Wislawa Szymborska di Cracovia e in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma e con il Goethe-Institut Genua.
Foto di Mariusz Kubik – Own work, = Kmarius da Wikipedia con licenza CC BY 3.0