“Un adorabile capriccio” di Nina Mercier

Una sceneggiatura moderna e frizzante che durante la lettura coinvolge a punto tale da immaginare di essere seduti in una comoda poltrona in un cinema e assistere a un film grazie alle descrizioni e le parole scelte dall’autrice Nina Mercier in Un adorabile capriccio pubblicato da Leggereditore.

Un incontro scontro che tutto travolge e cambia, in un susseguirsi di eventi narrati da un punto di vista maschile e uno femminile, ciò che lo stesso evento narrato diventa riflesso dai pensieri dei due protagonisti, Nicole e Lukas che duellano come due abili spadaccini senza risparmiarsi alcun colpo, mentre il mondo tutto intorno continua il suo divenire, a colpi di emozioni che riesplodono sempre più forti ad ogni toccata e che fanno emergere e riemergere ricordi sopiti e nuove speranze.

Scegliere come metafora la scherma; perché i due protagonisti si confrontano non grazie agli impulsi istintivi ma ad un raffinato sviluppo del pensiero nella psicologia per evolvere personalmente; in questa disciplina si impara a difendersi, parare e non subire l’avversario, imparando a saper attendere il proprio momento in quell’apertura che consente di entrare e sferrare il colpo a proprio favore: tempo misura strategia indole, non solo riprodotte in sé stessi ma anche con chi si interagisce, sapersi conoscere e riconoscere l’avversario.

Due protagonisti travolti dagli eventi a cui sapranno reagire rimettendosi in gioco, nella sfera emotiva e lavorativa, due caratteri forti e diversi, caratterizzati dalla volontà di emergere, ma con modalità inizialmente molto differenti, che condurranno la loro metamorfosi nel migliorarsi per sé stessi e non per dimostrare a terzi il loro valore. Lei una home stylist creativa e intraprendente, un po’ pasticciona ma con un animo forte che la distingue in questa sua personalità caleidoscopica; lui un arrogante e spregiudicato, oltre che seducente, agente immobiliare: obbligati a collaborare per riabilitarsi lavorativamente in un progetto nuovo.

Nina Mercier nell’intrecciata storia dei due protagonisti riesce a palesare problematiche come i conflitti familiari in varie sfaccettature, per Nicole il rapporto con una madre disinvolta nelle sue scelte e con un pizzico di malizia, anche se mantiene quella rigidità caratteriale ereditata a sua volta dalla figura materna che ha dovuto imporsi in modo forte per porre un punto alla figlia e un rapporto maschile con un padre despota, spietato esigente e severo che impone la sua forte personalità ai due fratelli, che per emergere nell’impresa di famiglia sono spietati antagonisti, ma quello che apparentemente sembra il più debole si dimostrerà il più avido e scorretto. I due protagonisti supereranno anche questo genere di conflitti, facendo vincere la forza dei sentimenti e della loro personalità, rifiutando l’imposizione di regole che provocano sottomissione e annientamento dell’identità personale.

In questo romanzo vince il coraggio e la volontà al cambiamento, per chi affronta quegli avvenimenti che sembrano accidentali, ma determinanti come forza motrice, segnali che indicano la strada da percorrere, anche se inizialmente senza assumere un significato preciso, un filo invisibile che intreccia destini e persone, così come accade per i due protagonisti che si distinguono per il coraggio di scegliere senza esitazione, affrontando le proprie paure in una continua evoluzione personale eventi che si concretizzano come sogni in realtà.

“Noi siamo un sogno che abbiamo avuto il coraggio di vivere. Un sogno che diventa realtà.”

Simona Trunzo