museo sottomarino Lanzarote, museo atlantico Lanzarote Foto Natasha Maksymenko (Rubicon Diving Lanzarote)

Realizzato dall’artista inglese Jason deCaires Taylor, il Michelangelo degli abissi, il Museo Sottomarino di Lanzarote è tra i musei più singolari e affascinanti del mondo. Inaugurata nel 2016, la galleria d’arte subacquea dell’isola canarina ospita un patrimonio di oltre duecentocinquanta statue.

Sta prendendo piede sempre più, grazie al progresso delle tecnologie di settore e alle susseguenti scoperte, la creazione di musei sottomarini. Generalmente riservati a persone in possesso di adeguati brevetti, i “musei degli abissi” sono sempre più diffusi in ogni parte del mondo.

I parchi archeologici subacquei d’Italia

In Italia, Paese che può vantare un patrimonio subacqueo tra i più ricchi del globo terracqueo, si possono visitare vari parchi archeologici subacquei, incantevole testimonianza delle civiltà che ci hanno preceduto. Il più conosciuto è certamente il Parco Sommerso di Baia. Situato nel golfo di Pozzuoli, nell’area in cui sorgeva l’antica città romana di Baia – famosa più di duemila anni fa per le sue ville e sorgenti termali –, il Parco della cosiddetta Pompei sommersa ha cominciato a sprofondare sott’acqua a partire dal IV secolo d.C., a causa del bradisismo.

Altro importante sito italiano è il Parco Sommerso di Gaiola, vicino alla costa di Posillipo, nel golfo di Napoli, nutrito giacimento di reperti archeologici, ville, cave di tufo e un’antica peschiera di epoca romana.

Di pari passo alla scoperta e costituzione di questi meravigliosi parchi sommersi, è cresciuto esponenzialmente anche il turismo subacqueo che permette a un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo di stupirsi della straordinaria biodiversità marina e del patrimonio custodito nei nostri mari.

Tra i musei sommersi più celebri del mondo sicuramente trova una posizione di assoluto riguardo il Museo Sottomarino di Lanzarote.

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Foto Natasha Maksymenko (Rubicon Diving Lanzarote)

Alla scoperta del Museo Sottomarino di Lanzarote

I fondali azzurri della rinomata isola canarina, scoperta, o per meglio dire riscoperta nel 1312 dall’italiano Lanzarotto Malocello – nonché storica meta turistica della Spagna e isola in cui morì lo scrittore portoghese José Saramago –, dal 2016 si sono trasformati nelle sale espositive di una corposa mostra permanente dell’artista inglese Jason deCaires Taylor.

Il Museo Atlántico di Lanzarote, sito a circa trecento metri dalla costa e a dodici metri di profondità, ospita una esposizione di oltre duecentocinquanta statue che raffigurano, a grandezza naturale, alcuni abitanti dell’isola selezionati dall’ideatore e autore della mostra, autentica istituzione di questo avveniristico tipo di arte.

Protezione dellambiente

Le opere, realizzate con le costanti consulenza e supporto di biologi marini, sono perfettamente compatibili con l’ambiente marino, la sua fauna e la sua flora, e sono studiate per favorire la colonizzazione da parte degli organismi marini e la nascita di barriere coralline artificiali. L’artista nato a Dover nel 1974, infatti, è in prima fila per la salvaguardia dell’ambiente e contro i cambiamenti climatici e gli effetti nocivi della pesca selvaggia. E non potrebbe essere altrimenti in un angolo di terra che nel 1993 l’UNESCO ha accolto nella rete mondiale di riserve della biosfera.

Dall’apertura dell’affascinante luogo della cultura, si è registrato un incremento di specie marine che hanno raggiunto le acque dell’isola più orientale dell’arcipelago canarino: barracuda, squali angelo, spugne marine e polpi.

Foto Natasha Maksymenko (Rubicon Diving Lanzarote)

Come detto, nel suo speciale museo di arte contemporanea Jason deCaires Taylor ha immortalato gli abitanti di Lanzarote nelle loro azioni quotidiane. A Playa Blanca, l’area destinata all’esposizione, si incontrano dei bambini su delle barchette, una donna incinta che pare attendere il ritorno del suo uomo in viaggio per gli oceani, una coppia che si scatta un selfie, degli uomini, taluni distratti dagli schermi incivilenti del cellulare, in cammino verso una cancellata di coralli, alta quattro metri e lunga ben trenta.

Nei fondali dell’isola spagnola, deCaires Taylor ha voluto anche ricordare uno dei maggiori drammi del nostro tempo, quello dei naufragi dei migranti nel Mediterraneo, con una grande installazione denominata Zattera di Lampedusa raffigurante un gommone colmo di persone. L’opera è ispirata alla tela di Théodore Géricault La zattera della Medusa, conservata al Louvre.

Le visite al Museo di Lanzarote sono aperte ai subacquei accompagnati da guide museali.

Foto Natasha Maksymenko (Rubicon Diving Lanzarote)

Le opere di Jason deCaires Taylor nel mondo

Anche grazie alla mostra delle Canarie, Jason deCaires Taylor si è affermato come grande scultore e maestro della Eco art. Le opere del Michelangelo degli abissi sono richieste dai parchi subacquei e aree protette di ogni luogo. Da citare il MUSAN, Museum of Underwater Sculpture di Ayia Napa (Cipro), il Molinere Underwater Sculpture Park di Grenada, nel Mar dei Caraibi, e il MUSA, Museo Subacuático de Arte di Cancún, il primo del genere mai creato, che conta oltre cinquecento magnifiche sculture collocate sui fondali al largo della celebre località turistica messicana.

Jason deCaires Taylor, inoltre, è approdato anche nel Mediterraneo. Nel 2021 è stato inaugurato con le sue opere il Cannes Underwater Eco-Museum, vicino le coste dell’Isola di Santa Margherita, al largo di Cannes, la prima galleria sottomarina del Mediterraneo.

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Una curiosità finale. Nel 2011 il cantautore statunitense Eddie Vedder – frontman dei Pearl Jam – ha scelto la fotografia di una statua di deCaires Taylor – segnatamente un uomo seduto allo scrittoio, esposta al Molinere Underwater Sculpture Park – come copertina dell’album Ukulele Songs.

Antonio Pagliuso

Foto Natasha Maksymenko (Rubicon Diving Lanzarote)

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