Jessica Malagreca è l’autrice di Attimi, una silloge (pubblicata da Dragonfly Edizioni) in cui svela le proprie emozioni come un meticoloso scultore, che mentre si dedica alla sua opera, esplodono come schegge impazzite: i frammenti dei suoi pensieri, anche i più intimi si palesano in modo tangibile e ognuno può immedesimarsi in una di queste schegge.
Perché schegge? Esse sono frammenti irregolari, per lo più acuminati o taglienti, staccatesi da un corpo di altra materia, così come le sensazioni intrinseche che accompagnano le poesie, frammenti di ricordi disordinati accomunati da un unico filo conduttore: l’amore.
Con la parola amore si può intendere un’ampia varietà di sentimenti, che si esprimono in forme diverse, amore di coppia, amore per un figlio, un genitore, fratelli o sorelle, amicizia, natura, ma la forza predominante dell’amore è ciò che smuove nel singolo individuo, ogni cosa assume una visione nuova e ci dono una forza stravolgente, perché l’amore tutto può, talmente forte che supera ogni confine.
Così come la forza di Jessica Malagreca nel decidere di scrivere e mettere a nudo i propri pensieri ed emozioni, mettere nero su bianco quelli che in apparenza sono solo pensieri provoca un turbinio di ricordi, dolori, gioie che conducono ad uno stato emotivo a dir poco inebriante, quasi rendendo il ricordo tangibile con la realtà, una realtà che non avrà seguito, se non nel mantenere vivo ciò che non può più essere. Ed ecco sopraggiungere una forza nuova e inaspettata che riesce a imprimersi su carta in modo indelebile.
Piccola speranza
“… E ti accorgi che
sei arrivato ad un bivio
dal quale,
scelta la direzione,
indietro non puoi tornare.
Nebbia o sole,
segui il tuo cuore.
Pronta a sopportare rabbia,
dolore e rancore
sperando che presto
uno spiraglio di luce
torni a illuminare la tua vita.”
Collegare la forza nuova che sopraggiunge alla poesia Piccola speranza potrebbe apparire azzardato, ma in fondo la speranza indica quel profondo bisogno di non essere passivi, di reagire e affrontare le situazioni fiduciosi nelle proprie capacità e quindi nel trovare una soluzione. E come si alimenta la speranza se non attraverso la fiducia in sé stessi e non solo. Il bivio che obbliga a una scelta e che implica il libero arbitrio, il potere di decidere delle proprie azioni e pensieri, una condizione di pensiero in virtù della quale si determinano in assoluta autonomia le proprie azioni.
Per questo è importante il coraggio, la volontà di essere consapevoli della libertà di pensiero-azione, perché si può incorrere nello stato di passività e inerzia emotiva e ideologica, privandosi della possibilità della propria autonomia nel vivere tutto ciò che riserva la vita.
Il mio mare
“Perdersi nella tua vastità,
respirare il profumo di salsedine
che irruento si posa sul mio corpo
e tra le ciocche rosse dei miei capelli
colore dei tuoi tramonti.
Osservare il bagliore che emani
Anche nell’oscurità della notte.
Tutto in te è vita.
Pura energia.
Basta solo osservarti
per sentirsi immersi nel nero dei tuoi abissi.
Tu sei il mio mare.
Ossigeno per i miei polmoni.
A te vengo attirata come fai con la luna
e con ogni creatura che dentro te
nasce, vive, si riproduce.
Sei l’unico luogo in cui mi sento a casa.
Il mio posto sicuro
dove ogni pensiero svanisce
per dare posto alla serenità.”
Il mio mare, una dedica d’amore al mare e ciò che rappresenta: vita, metamorfosi, tutto si crea tutto si distrugge.
Concludo con una dedica al mare e non solo di Lao Tze:
“Ogni onda sa di essere il mare.
Ciò che la disfa non la disturba,
perché ciò che la infrange la ricrea.”
Simona Trunzo